ROMA – Giorgio Sandri, padre di Gabriele, il tifoso della Lazio ucciso l'11 novembre 2007 da un colpo di pistola sparato dall'agente di polizia Luigi Spaccarotella, attacca in una lettera aperta la societa' biancoceleste e il suo presidente, Claudio Lotito.
Sandri afferma che ''la Lazio e' stata completamente assente nei confronti della nostra famiglia'' e ''non ha mai fatto nulla per ricordare Gabriele''; mentre sul fronte sportivo sostiene che ''la dirigenza ci sta portando allo sprofondo'' e invita ''i tifosi a portare avanti qualsiasi iniziativa lecita e civile per cambiare questo stato di cose, perche' forse 'qualcuno' vuole la fine della Lazio…''.
Giorgio Sandri sottolinea poi che ''altre societa' – in primis l'Inter, che ci e' stata vicina a fari spenti – e i tifosi di tutta Europa, si sono adoperati per ricordare in modo positivo Gabriele. Il gestore della Lazio non ha ancora proferito parola sul processo di primo grado, dopo che aveva dichiarato di volersi pronunciare solo a sentenza avvenuta. Questo e' grave, non lo posso perdonare''.
