MILANO, 6 GIU – C'è un abuso di analgesici tra i calciatori: a lanciare l'allarme è il capo medico della Fifa, Jiri Dvorak, secondo cui questa tendenza mette a rischio la carriera e la salute futura dei giocatori professionisti e non. Anche i calciatori piu' giovani, infatti, imitano quelli piu' grandi, usando gli antidolorifici troppo spesso.
Come Dvorak spiega in un'intervista alla Bbc, quasi il 40% dei giocatori dei Mondiali di calcio ha assunto questi farmaci prima di ogni partita, mentre nelle competizioni degli Under 17 e' stato rilevato un abuso di antinfiammatori nel 16-19% dei giocatori. Le squadre nord e sudamericane sono quelle con il piu' alto uso di questi farmaci per partita e giocatore.
''Si tratta di un abuso mondiale – rileva Dvorak – dalle dimensioni eccessive. Purtroppo si tratta di una tendenza in aumento''. Secondo gli esperti, gli antidolorifici possono essere molto pericolosi nello sport professionistico. Nelle discipline ad alta intensita', come il calcio, i reni lavorano continuamente in modo molto intenso, rendendo i giocatori più vulnerabili ai danni di farmaci forti.
''I medici delle squadre – continua Dvorak – sono sotto pressione tra la diagnosi e il trattamento appropriato e il dover riportare presto in campo il giocatore, altrimenti rischiano di perdere il lavoro''.
D'accordo con la Fifa anche gli esperti della Wada. ''Si tratta di un segnale allarmante – commenta Hans Geyer, vicedirettore dell'Agenzia mondiale antidoping – che possiamo confermare. Spesso gli atleti prendono antidolorifici come cura preventiva per dolori che possono presentarsi. Ma se si spegne il sistema di allarme che protegge i tessuti, si rischia di distruggerli in modo irreversibile''.
