”L’Inter non era la squadra che è ora. Oggi è più compatta, quando ero lì non era così compatta, non era forte come lo è oggi”: Zlatan Ibrahimovic è pronto per il derby di domenica, una partita speciale. Dice di non temere i fischi che, al contrario, lo caricano.
Ibra si confessa in una lunga intervista a Sky Sport 1 che dedica uno speciale al derby visto dall’attaccante svedese (in onda alle 23,30). Per lui, il Milan è come il Bengodi, è una squadra da scudetto e da Champions e gli ha restituito il sorriso. ”In tre anni – dice – con l’Inter ho vinto, ho anche sofferto un po’. E’ un bel ricordo, ma adesso, gioco nella squadra opposta, nella stessa città. L’Inter è il passato, il Milan è il futuro”.
”Loro sono avversari. Farò di tutto – promette – per battere l’Inter, è normale”. Sulle vittorie mancate con i nerazzurri, Ibra spiega la propria posizione: ”Quando gioco voglio avere tanta responsabilità, ne ho tanta quando gioco, voglio vincere, è normale. Quando non vinci è colpa di quello che ha più responsabilità. Quando non ho vinto con l’Inter di sicuro la responsabilità era mia”.
”Ho fatto tre anni all’Inter – aggiunge – in totale cinque anni in Italia, ho vinto quello che potevo vincere. Poi, quando arrivi ad un certo punto, dove non hai più motivazioni, dove senti che non puoi crescere di più, devi avere qualcosa di nuovo. Ero arrivato al limite, non potevo fare di più. Meglio cambiare per avere motivazioni, adrenalina, andando dove credi di poter crescere ancora di più. Per questo ho cambiato squadra. Ho cambiato per una squadra più forte”.