Incubo per Mutu: Svizzera conferma sanzione record

Momento da incubo per Adrian Mutu che si è visto respingere al mittente il ricorso contro la multa inflittagli per la storia di cocaina ai tempi del Chelsea nel 2004. L’attaccante della Fiorentina, che era stato condannato dal Tribunale Arbitrale per lo Sport a pagare 17,1 milioni di euro al suo ex club inglese “per violazione del contratto di lavoro”, si è così visto confermare la sanzione record dal tribunale federale svizzero che ha sede a Losanna. Mutu era stato condannato dal Tas anche ad una sospensione di sette mesi ed era stata licenziato dal Chelsea. Sperando di cancellare la sanzione, il giocatore si era prima rivolto al TAS, che aveva respinto il suo ricorso nel luglio 2009, per poi ricorrere anche al Tribunale federale svizzero. Nella sua dichiarazione il Tribunale federale spiega “d’aver prima di tutto respinto gli argomenti con i quali il calciatore aveva messo in dubbio l’imparzialità di due dei tre arbitri che hanno emesso la sentenza del TAS”. Il Tribunale federale sottolinea inoltre che il suo ruolo non era di giudicare il caso, ma di “riconsiderare se l’importo del risarcimento da riconoscere al club londinese violasse il valori fondamentali che ogni ordinamento giuridico dovrebbe osservare”. La giustizia elvetica ha così concluso che il ricorso del fantasista romeno non era fondato. Nella sua sentenza, il Tribunale federale precisa inoltre che i danni che Mutu deve pagare al Chelsea non vanno contro il diritto del lavoro e non costituiscono un “ostacolo inammissibile al suo futuro economico”. Quest’anno, Mutu è stato anche sospeso per doping. Lo scorso gennaio l’attaccante 31enne è infatti risultato positivo alla Sibutramina nelle partite contro la Lazio e il Bari, match nei quali il romeno aveva rispettivamente segnato uno e due gol. Il giocatore viola è stato così condannato a nove mesi di sospensione da parte Tribunale Nazionale Antidoping del Coni. La squalifica scadrà il 29 ottobre 2010: il giocatore viola infatti era stato sospeso il 29 gennaio dopo i test positivi susseguenti alle gare della Fiorentina contro il Bari (10 gennaio, campionato) e la Lazio (20 gennaio, Coppa Italia).

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