SAN PAOLO – C’è chi invoca una punizione “del tipo di quella data a Suarez”, chi si scaglia contro l’arbitraggio “troppo permissivo”, chi parla invece di una normale azione di gioco, chi se la prende semplicemente con la sfortuna. Comunque la si legga, la ginocchiata del Camilo Zuniga a Neymar che priverà il Brasile del suo fuoriclasse per il resto del Mondiale ha fatto in giro del mondo e messo l’esterno del Napoli sul banco degli imputati.
Lui si difende: “Non avevo intenzione di fargli del male. Si è trattato di una normale azione di gioco. Sul campo do tutto per la maglia del mio Paese, ma senza mai la volontà di ferire un avversario. E’ stata una partita che entrambe le squadre volevano vincere – ha aggiunto il colombiano preso di mira pesantemente sui social network, dove ci sono comunque anche commenti di assoluzione – Ci sono stati contrasti duri, ma i brasiliani non erano da meno”.
Insomma, niente scuse e la cosa ha fatto infuriare ancora di più la Federazione brasiliana che presenterà entro oggi una formale protesta alla Fifa chiedendo una punizione esemplare per Zuniga, neppure ammonito dal fischietto spagnolo Velasco Carballo.
La Fifa ha già fatto sapere alla Cbf, in via informale, che sta esaminando i fatti, per analizzare i quali si farà ricorso (come nel caso di Suarez) anche a immagini e filmati televisivi. Ancora più duro il commento dell’ex ‘Fenomeno’ Ronaldo, secondo il quale “tutti hanno visto che il colombiano è entrato con l’intenzione di fare male. Il suo è stato un intervento aggressivo e molto violento”. La pensa così anche Fabio Cannavaro: “Io sono un po’ malizioso e non so se Zuniga volesse davvero solo anticiparlo. Io ho dei dubbi e non so se sia stato un gesto involontario”. E anche per un altro mito come la superstar del basket Kobe Bryant, si tratta di un “pessimo esempio per lo sport”. “Nessuno dubita della sua buona fede: l’irruenza di quell’intervento, mentre era in corso un tentativo disperato di rimonta, riesci anche a giustificarlo – ha spiegato il fuoriclasse dei Lakers – ma non giustifichi l’effetto di quell’entrata. La ginocchiata a Neymar è un esempio pessimo e senza classe di come competere nello sport”.
Controcorrente, come sempre, Diego Armando Maradona, che non entra nel merito del fallo del colombiano ma attacca pesantemente Velasco Carballo, “il peggior arbitro che ho visto negli ultimi 10 anni”. Secondo l’ex fuoriclasse argentino, l’operato del direttore di gara va inquadrato nel piano della Fifa, cioè “far arrivare in finale” il Brasile padrone di casa. E fa l’esempio di David Luiz, autore a suo parere “di sette, pesanti, falli sistematici su James Rodriguez senza essere mai ammonito. Mentre sia Julio Cesar che Hulk “meritavano il rosso”.