L’ Inter è in fuga, ma Mourinho non sorride. Anzi.
Dalla sfida vinta con il Livorno, squadra a cui dispensa elogi
(“Cosmi ha fatto bene anche oggi, contro di noi non è mai facile.
Ma il Livorno ha morale, organizzazione e veniva da due vittorie senza subire gol”)
è costretto ad evidenziare alcune criticità e per scaramanzia non vuol sentir parlare di fuga. “La fuga c’é – dice – quando il campionato é finito e si va in vacanza.
Anche giovedì ero in fuga 4-0 dopo 20 minuti tutto era tornato in discussione”. Se questo è colore o scaramanzia, i certificati medici che arrivano dall’ infermieria sono atti concreti.
Livorno dice che l’ Inter mercoledì a Kiev, in una gara decisiva per il cammino dei nerazzurri in Champions, dovrà fare a meno di Muntari e Thiago Motta.
Il primo ha preso un colpo ed è uscito in barella, il secondo ha accusato un guaio muscolare 30 minuti prima dell’ inizio della gara. “Mi dispiace aver perso Muntari e Thiago.
Non ho neppure chiesto se ce la farà a recuperare, ma per me uno che si ferma la domenica difficilmente può andare in campo tre giorni dopo”.
A questi si aggiungono le situazioni di Sneijder (alle prese con un infortunio) e Balotelli (influenzato). E sempre in vista di Kiev la gara col Livorno non ha aiutato Mourinho.
Voleva far riposare Etòo, Cambiasso, Samuel, far tirare il fiato a Stankovic, ma l’ infortunio di Muntari e la resistenza del Livorno hanno fatto saltare i piani.
“Volevo far fare meno minuti a Stankovic, a Lucio, a Cambiasso. Non è stato possibile”, afferma Mourinho che non nega le difficoltà riscontrate nel primo tempo.
“Lo 0-0 non era una scandalo. Julio Cesar ha fatto una parata spettacolare. L’ Inter non è stata convincente nel primo tempo perché aveva tante novità:
Zanetti terzino sinistro, Mancini titolare dal primo minuto come il giovane Krhin che ha dovuto giocare in un ruolo non suo, Milito che non è ancora al meglio.
Non ho temuto di perdere perché sapevo che in panchina avevo gli uomini per cambiare la partita e così è stato. Nel secondo tempo le cose sono cambiate:
con tre attaccanti abbiamo creato più problemi alla loro difesa a tre e abbiamo gestito la partita anche il 2-0 non dà mai tranquillità. Ma il secondo gol questa volta è arrivata a gara quasi finita.
Questi tre punti sono importanti”. Poi torna su un suo cavallo di battaglia, il calendario: “Non capisco perché alle altre è concesso di avere 24 ore a disposizione in più in vista delle gare di Champions, e a noi no”.
Ma il pensiero è sempre lì, a Kiev. “Spero in una vittoria in Ucraina sarebbe importante per il morale”.
Anche Zanetti riconosce il primo tempo brutto dei nerazzurri: “Nel primo tempo il Livorno ha meritato e ci ha messo in difficoltà, poi è venuta fuori l’ Inter.
Vittoria importante per la classifica, ma non è ancora fuga. Kiev? Sarà una partita difficile ma l’affronteremo con grande personalità, consapevoli delle nostre forze, anche se non avremo l’ organico al completo”.
Felice Milito. “Ho realizzato un gol molto importante e siamo contenti perché la vittoria ci permette di allungare sulla Juve e sulle dirette avversarie in classifica.
Abbiamo avuto qualche difficoltà nel primo tempo, ma nella ripresa abbiamo saputo gestire bene la partità. Ora si guarda alla Champions Legue: siamo consapevoli del fatto che sarà una gara importante per andare avanti nel nostro cammino europeo”.