Inter-Milan: “guerra fredda” tra i club

Alta tensione tra Inter-Milan

Il Milan reagisce male agli attacchi mediatici subiti da parte dell’Inter dopo il derby e decide di tagliare i ponti con i nerazzurri.

Per capire le ragioni di questa “guerra fredda” tra i club è bene ricostruire le diverse fasi di questa scottante vicenda.

in casa Inter credono al complotto atto a sottrarre ai nerazzurri lo scudetto.

I sostenitori più convinti di questa tesi sono l’allenatore dei nerazzurri Josè Mourinho e l’amministratore delegato del club Ernesto Paolillo.

La polemica nasce nella settimana precedente al derby. L’arbitraggio di Bari-Inter mandò su tutte le furie Mourinho.

L’arbitro Roberto Rosetti concesse due rigori al Bari e non sanzionò Bonucci con il cartellino rosso.

L’allenatore portoghese riuscì a contenersi a stento nella conferenza stampa post-partita. Non mantenne la calma la sera della premiazione degli Oscar del Calcio Figc.

Mourinho attaccò in diretta tv Adriano Galliani, amministratore del Milan, e la Lega Calcio. Il tecnico nerazzurro non ha gradito lo spostamento della partita tra Milan e Fiorentina.

Lo “Special One” è convinto che Galliani, pur non essendolo più ufficialmente, controlla ancora in maniera ampia la fase decisionale della Lega calcio. La stesura dei calendari è uno di questi aspetti.

La gioia del derby è stata messa in secondo piano rispetto alla delusione per l’arbitraggio di Rocchi. Il tecnico portoghese ha dato vita ad un autentico show nel post partita:

“Sono contento. Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l’unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.

La gara che tutti gli allenatori sognano è una gara dove la squadra vince e gioca bene, fa bene l’avversario e fa bene anche l’arbitro – ha aggiunto Mourinho -.

Oggi l’Inter ha fatto una partita spettacolare da ogni punto di vista, si poteva vincere con tranquillità. Abbiamo vinto ma vado via con un sapore un po’ strano.

Noi siamo stati fantastici, il Milan ha fatto la sua partita, l’arbitro no. Io sono straniero, il campionato è vostro, un giorno andrò via e il campionato resterà. È un problema vostro, non il mio. Oggi siamo stati fortunati a rimanere in 9…”.

L’allenatore portoghese vede “il rumore dei nemici” e attacca il movimento calcistico italiano nella sua totalità:

“Non ce lo faranno chiudere il campionato. Lo penso dalla partita con il Bari, quando non è stato dato quel cartellino rosso a Bonucci… Le difficoltà continueranno, ma credo che riusciremo a vincere questo scudetto”.

Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, rincara la dose:

“C’é qualcosa che non va: si vuole riaprire il campionato non riconoscendo la superiorità di una squadra, e lo si vuole fare in una maniera non troppo leale”.

Paolillo, intervenuto nella trasmissione “Radio Anch’io Lo sport”, ha confermato le critiche all’arbitraggio di Rocchi già manifestate ieri sera anche dal tecnico Mourinho, e ha parlato di «un’atmosfera» che in qualche maniera vorrebbe frenare la corsa della squadra nerazzurra verso la conquista del titolo.

“Gli elementi che possono portare a riaprire un campionato non sul campo ci sono tutti” ha insistito Paolillo, spiegando che “Il derby è stato emozionante e fantastico anche per l’atmosfera, e per la volontà dei giocatori di vincerlo contro tutti e tutto. Non credo alla congiura, ma di un’aria psicologica”.

In casa Milan non hanno preso bene queste esternazioni da parte degli “odiati cugini nerazzurri”. In realtà l’arbitraggio di Rocchi ha scontentato tutti.

Il Milan denuncia l’assenza di un calcio di rigore nel primo tempo: Lucio ha stoppato con le mani un pallonetto in area di rigore di Ronaldinho.

Inoltre i due club si sono sempre sfidati nel campo con il massimo rispetto. Lo dimostrano i molti scambi di calciomercato tra i club.

Rivalità in campo, ma intesa fuori dal terreno di gioco. I rapporti sono tesi anche nel versante calciomercato.

Vera e proprio sfida per arrivare all’acquisizione del cartellino del centrocampista centrale brasiliano Hernanese.

Ieri la Procura della Federcalcio ha deferito José Mourinho e l’a.d. Ernesto Paolillo senza che Massimo Moratti si scomponesse più di tanto. Il presidente dell’Inter ha deciso di spengere momentaneamente i toni.

Siamo in attesa di nuove vicende sull’asse Inter-Milan. Lo stato d’alta tensione tra i due club è pronto a crescere.

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