L’amore tra Ronaldinho ed il Milan sarà eterno: durerà tutta la vita.
Queste le importanti dichiarazioni del campione brasiliano a tre giorni dal derby contro l’Inter.
Il numero 80 rossonero ha deciso di raccontare il suo splendido momento di forma in un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport.
L’unico che non parla proprio di lei è Dunga…
«Io adesso penso solo al Milan, mi concentro sulla mia squadra di club. Poi vedremo ».
Ma Ronaldinho era meglio a Barcellona o qui al Milan?
«Io sono stato importante e protagonista in tutte le squadre in cui ho giocato. Ma, in effetti, qui mi sento più realizzato, ne sono orgoglioso».
Al punto che, arrivando suo fratello Roberto prima del derby, si potrebbe anche pensare di prolungare l’attuale contratto rossonero?
«Il rapporto che esiste fra me, Berlusconi e Galliani è tale che non c’è bisogno di un pezzo di carta per andare d’accordo. Se tutto va bene, si va avanti…»
Fino a quando?
«Io non avrei nulla in contrario a concludere la mia carriera qui al Milan».
Si è prefissato una data, un’età per smettere?
«Sì, io spero di poter fare come Maldini, Romario e Favalli…»
Tutti più o meno quarantenni…
«Infatti, io voglio giocare a calcio più a lungo possibile perché così mi sento felice e realizzato».
Come mai Ancelotti a un certo punto non la faceva più giocare?
«Bisogna chiederlo a lui… Io sarei stato disponibile a dimostrargli che potevo fare ancora molto. Ma lui non me ne ha dato la possibilità».
A proposito di errori e di abbagli: il presidente Laporta nell’estate 2008 aveva sconsigliato Moratti che voleva “soffiare” Ronaldinho al Milan.
«Davvero? Se così fosse si è sbagliato anche lui… Ma la vita e il calcio sono fatti così: tutto può cambiare all’improvviso, nel bene come nel male».
Con Leonardo va meglio…
«Leo è prima di tutto un amico. Parliamo la stessa lingua, sotto tutti i punti di vista».
Ronaldinho sarà ancora una volta l’uomo-derby?
«Penso di sì. Perché sto attraversando un ottimo momento di forma a livello personale. Perché il Milan sta giocando molto bene. Perché per noi è una gara importante».
Un derby che, se vinto, può valere lo scudetto?
«Perché no? Adesso siamo in ripresa, abbiamo rimontato molte posizioni. Ci sono assolutamente i presupposti per continuare a fare bene».
Qui al Milan si è formata una strana coppia di amici: Gattuso e Ronaldinho... Eppure, osservandovi, non sembrate avere molto in comune.
«Invece no, andiamo molto d’accordo anche fuori dal campo. Rino mi piace molto per il suo carattere, la sua esuberanza, il suo modo di correre e di proporsi».