Irlanda-Italia: Trapattoni non teme l’Italia: “Siamo in crescita, per fortuna non c’è Cassano”

“L’Irlanda cresce di partita in partita e non teme l’Italia, soprattutto senza Antonio Cassano”, a tre giorni dall’incontro contro gli azzurri Giovanni Trapattoni predica ottimismo nel ritiro irlandese. Alla nazionale del trifoglio, seconda nel Gruppo 8 delle qualificazioni mondiali, mancano solo due punti per assicurarsi un posto nei play-off mondiali.

La matematica non preclude però neppure la clamorosa qualificazione diretta a scapito della stessa squadra di Marcello Lippi, ospite sabato a Dublino.

“Fin qui siamo migliorati di partita in partita – le parole del ct dell’Irlanda -. Nel calcio può succedere di tutto, magari l’Italia perde entrambe le partite e l’Irlanda si qualifica direttamente. Ma la cosa più importante è che ora so che la mia squadra ha fiducia nei suoi mezzi. E con questo spirito negli spareggi possiamo incontrare qualsiasi squadra e vincere”.

A Coverciano Lippi è costretto a rispondere alle domande sull’assenza di Cassano, un giocatore che Trapattoni ha sempre stimato, e convocato per gli Europei 2004 in Portogallo. “Sono contento che Cassano non giochi, ma Lippi ha quattro o cinque altri attaccanti tra cui scegliere, giocatori molto pericolosi. Penso che l’Italia ci rispetti, ed è una cosa importante. Hanno mandato osservatori per assistere alle nostre partite. Dicono che a Cipro abbiamo giocato meglio di loro”.

Dopo l’Italia, il prossimo avversario dell’Eire, mercoledì prossimo a Dublino, è il Montenegro, che non ha mai vinto in otto gare nelle qualificazioni mondiali. Nei play-off l’Irlanda potrebbe incontrare la Francia o il Portogallo, ma Trapattoni, che pure ha criticato la scelta della Fifa di assegnare le teste di serie negli spareggi non teme nessuno.

“Possiamo battere qualsiasi avversario. La Champions League lo ha dimostrato, anche i grandi club possono sempre perdere. Ho piena fiducia nei miei ragazzi”, conclude Trapattoni che deve rinunciare a tre infortunati (Damien Duff, Steven Reid e Darron Gibson) oltre a Andy Reid (Sunderland), fuori per scelta tecnica e Stephen Ireland (Manchester City), che da tempo ha rinunciato alla nazionale.

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Sandro