A quanto pare, l’Italia vuole le Olimpiadi del 2020 a tutti i costi: sono 4 le città del nostro Paese che hanno presentato la candidatura ad ospitare la rassegna. L’ultima, in ordine di tempo, è Bari, la cui proposta arriva dopo quelle di Roma, Venezia e Palermo. Peccato però che tanta abbondanza rischi di essere controproducente perchè potrebbe causare una dispersione di voti.
L’imminente candidatura della città pugliese è stata annunciata dall’assessore comunale allo Sport, Elio Sannicandro, che ha invitato le istituzioni locali a unirsi per raggiungere l’obiettivo.
L’iniziativa, ha spiegato, «prende le mosse dal successo dei Giochi del Mediterraneo, sia per la grande eredità lasciata all’impiantistica sportiva, tra nuove strutture e recupero delle preesistenti, oggi tutti in piena funzione, sia per l’efficacia di un modello organizzativo poi unanimemente riconosciuto ai massimi vertici del mondo sportivo internazionale, anche alla prova del tempo, come esempio da imitare».
«La nostra visione – ha sottolineato Sannicandro – è incentrata su strutture temporanee tecnologicamente avanzate ed allestimenti mobili smantellabili facilmente dopo i Giochi. Evitando sperperi e soprattutto impatti negativi sull’ambiente e sull’economia del post giochi».
L’assessore ricorda poi le caratteristiche favorevoli del territorio sul piano della mobilità e accessibilità : tra queste, due aeroporti internazionali con traffico passeggeri in forte crescita e con notevoli possibilità di espansione; un sistema di portualità integrato e la possibilità di utilizzo del mare per connettere i vari siti olimpici; un sistema ferroviario costiero in fase di potenziamento e ammodernamento.