Italia-Slovacchia: Gattuso preferito a Marchisio, poi Di Natale e Maggio dall’inizio

E’ un Lippi esasperato quello dell’allenamento dell’Italia in previsione della sfida decisiva per il Mondiale contro la Slovacchia. Dopo un pallone perso a centrocampo durante la partitella l’allenatore azzurro è esploso: “Non va bene, non va bene una sega”.

Le attenzioni del tecnico sono state soprattutto per il centrocampo, composto da Gattuso (la novità al posto di Marchisio), De Rossi, Pepe e Montolivo. Durante la partitella d’allenamento, quando i quattro hanno cincischiato davanti alla difesa perdendo un pallone facile, Morgan De Sanctis ha incitato il gruppo con un “va bene, va bene così”: secca la risposta del ct, “Non va bene una sega”.

Lippi se l’è presa prima con Gattuso e poi anche con Gilardino colpevole di non finalizzare alcune palle semplici. Lo stesso Lippi ha però riconosciuto agli azzurri di essersi mossi bene nella prima fase dell’allenamento, quella impostata sulla ricerca del cross e il movimento della difesa. Oltre a Pirlo, gli occhi del mister hanno soprattutto studiato i movimenti di Pepe, bocciato dopo la prova contro la Nuova Zelanda.

Lippi ha schierato due formazioni disposte col 4-3-3: con la casacca gialla Marchetti, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito, Camoranesi, Pirlo, Marchisio, Iaquinta, Gilardino, Di Natale; in blu De Sanctis, Maggio, Bonucci, Palombo, Bocchetti, Gattuso, De Rossi, Montolivo, Quagliarella, Pazzini, Pepe.

La partitella, durata poco più di un quarto d’ora, si è chiusa sull’1-0 a favore dei blu con gol di Quagliarella. Per i gialli un palo di Gilardino e una traversa per Camoranesi.

Italia verso il 4-3-3, quindi con diverse novità rispetto alla formazione che domenica ha pareggiato 1-1 con la Nuova Zelanda.

Non ci sarà Pirlo, che ha recuperato ma non ha ancora minuti nelle gambe, e non ci sarà Buffon, che spera di rientrare in gioco più avanti, sempre che l’Italia si qualifichi.

In porta, quindi, Marchetti, poi una difesa a quattro composta da Zambrotta, Maggio, Cannavaro e Chiellini (o Criscito). A centrocampo De Rossi tra Montolivo e Gattuso (in panchina Marchisio), mentre il tridente d’attacco sarà composto da Iaquinta punta centrale con Di Natale a destra e Gilardino a sinistra.

Spazio quindi agli uomini più fidati. E’ l’ora dell’ultima zampata di vecchi leoni, per abdicare a testa alta o piuttosto restare ben dritti, i piedi ancora sul Mondiale sudafricano. Per quel che si delinea, la prossima Italia potrebbe avere due campioni di Berlino per ogni reparto. Del “genio” di Pirlo, come lo ha definito De Rossi, c’é indubbiamente bisogno. Ma il recupero lampo, venti giorni dopo l’infortunio al polpaccio, non basta a consegnare al numero 21 l’autonomia necessaria. Se ci sarà bisogno, Pirlo entrerà a partita in corso: questo ha detto l’addestramento tattico prima della partitella, quando il centrocampista è stato provato nel gioco delle coppie come alternativa di Gattuso, a destra. De Rossi al centro e Montolivo a sinistra completavano il terzetto.

L’Italia che si gioca tutto contro Hamsik resta in realtà un mix, come amano chiamarlo gli azzurri. La difesa è confermata, con Criscito; Montolivo ha convinto in queste due partite, e anche oggi Lippi ha insistito con lui: “Vai in gol, vai in gol Monto”, le urla di incitamento, prima di arrabbiarsi con altri azzurri per una palla persa al limite della zona d’attacco. “Fate girare la palla, veloci, veloci. E poi parlatevi”, le altre indicazioni a gran voce di Lippi, che affida a De Rossi in posizione centrale la regia del gioco, e conferma le preoccupazioni per la scarsa incisività in zona tiro.

“Voglio vedere i centrocampisti inserirsi. Fate gol, fate gol”: è il chiodo fisso del ct. Oggi l’esperimento del tridente era Iaquinta-Gilardino-Di Natale. Ma il rebus resta sulle maglie d’attacco, almeno quella di centravanti. Gilardino è l’unico dei ‘veterani’ che sembra destinato al percorso inverso, dalla prima linea alla ‘guardia di riserva’: fino a che punto Lippi continuerà a credere nella sua possibilità di esplodere? Quagliarella o Camoranesi le possibili alternative nel tridente. Con la Slovacchia, l’ultimo ringhio azzurro può essere decisivo.

Queste le probabili formazioni:

Italia (4-3-3): Marchetti; Zambrotta, Maggio, Cannavaro, Chiellini; Gattuso, De Rossi, Montolivo; Di Natale, Iaquinta, Gilardino Ct Lippi

Slovacchia (4-4-2): Mucha; Zabavnik, Skrtel, Durica, Cech; Strba, Weiss, Holosko, Hamsik; Vittek, Stoch. Ct: V. Weiss

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