ROMA – Nel giorno in cui la Roma apre la campagna abbonamenti per la prossima stagione, James Pallotta sbarca su Twitter per una chat in tempo reale con i tifosi giallorossi. Il presidente, finito nel mirino di una parte della tifoseria per il mancato ricorso contro la squalifica della Curva Sud per lo striscione contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, ha risposto alle domande attraverso l’account ufficiale in lingua inglese del club (@ASRomaEN).
“Certamente non sono soddisfatto – spiega Pallotta a un tifoso che gli chiede di commentare l’attuale stagione della Roma – voglio vincere più scudetti possibile e competere in Champions ogni stagione. Succederà, ma non sarò soddisfatto fino a quando non avremo vinto tutto. Rischio di non qualificarsi in Champions? Sono convinto che la prossima stagione saremo in Champions League, ma come ho già detto negli ultimi due anni e mezzo, questo è un progetto a lungo termine e dobbiamo essere costanti. La Roma è per me la principale passione e il mio primo impegno, per quello che posso vedere siamo solamente all’inizio. Amo Roma e i romani più di ogni altra cosa. Da sempre. Idea chat? E’ stata mia madre a darmi l’idea. No, seriamente penso sia importante permettere ai tifosi di dire la loro e di fare domande. La Roma è di tutti”.
Pallotta non nasconde gli obiettivi del club: “Non smetto di credere che tutti insieme abbiamo l’opportunità di allestire una squadra di talento mondiale che duri a lungo. E ne sono convinto. Il nostro obiettivo per questa stagione è sempre arrivare in Champions League e stiamo lavorando sodo per migliorare. La squadra ha bisogno che tutti i tifosi sostengano ciascuno dei nostri giocatori. Abbiamo ancora otto partite in una corsa testa a testa per il secondo posto. Abbiamo fatto degli errori, ma stiamo imparando da questi. Il prossimo anno faremo tutti meglio e con tutti intendo l’intera organizzazione. Siamo una società sportiva che adesso deve essere gestita come un business. Lo stadio ci aiuterà a generare introiti per competere costantemente con le migliori 5 squadre europee. Ho sempre detto che vincere è la cosa più importante. Mai una volta ho detto che lo faccio per i soldi. Mai”.
Sul mancato ricorso Pallotta spiega: “Ne abbiamo discusso tra noi e abbiamo deciso che un appello non ci avrebbe portato da nessuna parte. Sono concentrato nel cercare di cambiare la cultura e sbarazzarmi di chi non si comporta da vero tifoso e cerca solo di portare avanti i propri fini egoistici”.
Sul rapporto con i tifosi Pallotta risponde: “Ho sempre preso le parti dei tifosi della Roma – in città, in Italia e ovunque nel mondo. Ma prenderò sempre e solo le parti di quei veri tifosi che sono la stragrande maggioranza di voi. I veri tifosi possono criticare, ma non fanno mancare il loro supporto alla squadra. Non fanno i cori razzisti. Non creano incidenti, non insultano quei giocatori che fanno del loro meglio. Non creano situazioni che arrecano problemi a tutti gli altri. Noi tutti subiamo per colpa delle azioni di pochi. Negli ultimi mesi, una minoranza di tifosi ha insultato i giocatori, li ha convocati sotto la curva e ha detto loro che non meritano di indossare la maglia della Roma. L’ho visto durante la partita con la Fiorentina. Era una piccola minoranza, ma gli insulti ci sono stati e questo condiziona mentalmente i giocatori”.
Pallotta ha affrontato anche il tema della violenza nel calcio: “L’Italia non si avvicina minimamente al peggior paese con problemi di violenza. Nonostante ciò, dovremo continuare ad avere tolleranza zero e solo insieme possiamo riuscirci”.
Pallotta ha confermato la possibilità per il club di chiudere un accordo per il futuro main sponsor: “Avremo senza dubbio uno sponsor, stiamo negoziando con alcuni di questi”. Poi sullo stadio conferma: “Dovremmo cominciare i lavori questo autunno e completarlo entro due anni”.
Alla domanda su un possibile acquisto in attacco per la prossima stagione Pallotta risponde così: “Crediamo di avere degli ottimi attaccanti. Siamo stati estremamente sfortunati con gli infortuni. E, francamente, per alcuni di questi, può essere stata colpa nostra”.
Sul futuro del calcio italiano: “Dobbiamo prima di tutto migliorare i nostri stadi. Ci muoviamo troppo poco sui diritti TV internazionali. I prossimi contratti dovrebbero essere sostanzialmente più remunerativi. Deve essere uno sforzo collettivo. La Juventus è un esempio che il calcio italiano può farcela. Come stava facendo bene la Roma nelle prime partite in autunno. Tanti club italiani sono andati avanti nelle competizioni europee e complimenti a loro”.
Pallotta infine blinda così Garcia: “Se Garcia sarà l’allenatore della Roma anche il prossimo anno? Sì. Non abbiamo nemmeno parlato della possibilità che Rudi vada via alla fine di questa stagione”.