A prescindere da quello che è successo in campo, la partita tra Juventus e Bari è stata caratterizzata da episodi spiacevoli avvenuti sugli spalti. I tifosi juventini sono stati i protagonisti in negativo della domenica allo Stadio Comunale.
I supporter bianconeri hanno prima esposto striscioni di dubbio gusto sulla Festa della Liberazione (la partita si è disputata infatti il 25 aprile): il primo recitava “25 aprile festa degli infami”, sul secondo era invece scritto “8 settembre 1943 – 25 aprile 1945: onore ai caduti della Rsi”.
I tifosi juventini hanno preso di mira l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, il cui nome è stato legato, dopo la sua morte, agli scandali di Calciopoli. Su uno striscione era scritto “Senza Facchetti niente scudetti”, sull’altro invece “Poveri onestoni, ora si nascondono dietro a un morto”.
Infine il capitolo scontri: uno juventino di 27 anni è stato arrestato per aver lanciato petardi nel settore occupato dai tifosi baresi. I tifosi juventini hanno cominciato a tirare petardi contro la tifoseria ospite nel primo tempo, ma il culmine è stato raggiunto durante l’intervallo, quando hanno tirato le bombe (davanti agli occhi degli steward che non sono intervenuti) in punti del settore ospiti particolarmente affollati. I tifosi biancorossi hanno reagito scagliando mattonelle contro la curva bianconera. Solo l’intervento della polizia ha scongiurato il contatto tra le due tifoserie.