MILANO – ''Il comparto del calcio italiano e' uno dei maggiori contribuenti, visto che il costo del lavoro si aggira intorno ai mille milioni di euro, di cui 500 vengono versati da societa' e tesserati in tasse e contributi previdenziali. Davanti a un contributo straordinario, e' giusto e doveroso che i calciatori rispondano positivamente''. Questa la posizione della Juventus sul contributo di solidarieta', che il direttore generale Beppe Marotta esporra' nell'assemblea straordinaria della Lega di serie A in corso a Milano.
''Sara' una giornata intensa'', e' la previsione di Marotta che nel dibattito sul contributo di solidarieta' ha colto ''posizioni diverse fra i protagonisti del governo dell'Assocalciatori: Grosso, Tommasi e Calcagno si sono espressi in modi diversi uno dall'altro – ha osservato -. Noi club ci rimettiamo al buonsenso dei giocatori ma soprattutto all'evidenza dei fatti. Da un punto di vista fiscale, sarebbe assurdo che le societa' pagassero e i giocatori avessero la possibilita' di dedurre il contributo''.
