«Portavamo rispetto all’Ajax prima della gara di andata e ne portiamo ancora di più oggi dopo averci giocato contro. Tengono bene il campo, tutti attaccano e difendono. All’andata siamo stati messi a dura prova e l’essere riusciti a cogliere un risultato positivo in quelle condizioni ci dà la fiducia e l’autostima necessarie per affrontarli con la stessa determinazione della gara di andata e con la voglia di allungare la striscia positiva».
Zaccheroni cerca ulteriori risposte dalla sfida contro l’Ajax. Il tecnico vuole ovviamente staccare il biglietto per gli ottavi di finale di Europa League, ma anche e soprattutto vedere ulteriori progressi da parte della squadra: «La coppa è dentro o fuori e noi vogliamo stare dentro ovviamente, ma allo stesso tempo vogliamo crescere anche in vista di un campionato che ci riserva insidie e molta concorrenza. Dobbiamo mantenere la nostra compattezza e portare in condizione chi è appena rientrato o sta rientrando. Il prossimo sarà il mese più difficile e in questo tour de force, ci dobbiamo attrezzare per affrontare al meglio gli impegni».
A proposito di condizione, il discorso si sposta sui singoli: «Camoranesi è con il gruppo da un po’ di tempo, ma partite intere non ne ha ancora giocate. Al momento non ha neanche disputato 45 minuti, quindi devo valutare bene tanti aspetti, non legati solo al singolo giocatore. In ogni caso in allenamento l’ho visto molto bene. Buffon ha un fastidio alla gamba destra e stiamo facendo degli accertamenti (si parla di un risentimento agli adduttori e di un probabile stop di tre settimane). Oggi verificheremo anche le condizioni di Caceres, Trezeguet e Giovinco, tenendo presente che recentemente non si sono allenati. Se li convocherò è perché potranno far parte della gara».
Oltre alla sfida contro l’Ajax nel mirino c’è una gara delicata contro il Palermo in campionato, ma Zaccheroni esclude che la vittoria dell’andata contro i lancieri possa portare ad un calo di concentrazione: «Il rischio va sempre messo in preventivo e sta a me eliminarlo, ma quello maggiore è legato alle qualità di squadra degli avversari e non credo che i miei possano avere un calo di tensione. I rischi vengono dal non riuscire a trovare attenzione da parte dei giocatori, ma se si riesce a ottenere attenzione e disponibilità totale come in questo momento, sono sereno. Mancano tre mesi alla fine della stagione e credo sia giusto affrontare il momento vivendo alla giornata, partita dopo partita, puntando sulla crescita del collettivo e sulla condizione generale».
La concentrazione è massima ed è rivolta solo alla sfida contro gli olandesi e Zac assicura di non stare pensando ad altro, neanche ad una possibile conferma a fine stagione: «Non ci penso minimamente. Sono concentrato solo a far crescere la squadra per ottenere risultati postivi. Non ho tempo per altri obiettivi. A me basterebbe ottenere quelli che ci siamo prefissati».
Il discorso si sposta quindi su Del Piero e sull’importanza delle sue prestazioni per tutta la squadra: «Il capitano, forse l’ho evidenziato per primo dopo la gara di andata contro l’Ajax, sta facendo sul campo cose di grande spessore ed è la conseguenza del lavoro settimanale, dell’attenzione e della disponibilità che offre ad allenatore e compagni».
Infine, un pensiero alla sfida tra Inter e Chelsea in Champions League: «Io tifo sempre per le squadre italiane. La rivalità sul campo è un altro discorso, ma credo sia doveroso tifare fortemente per le squadre italiane, anche se dall’altra parte c’è un amico come Carlo Ancelotti. Gli auguro di vincere il proprio campionato»