Juventus-Genoa, Cesari attacca Collina: “Merita esonero”

Graziano Cesari

«Non è un problema che Del Piero sia stato toccato oppure no: conta il fatto che l’eventuale contatto è avvenuto nettamente fuori dall’area di rigore».

L’ex arbitro internazionale e opinionista televisivo Graziano Cesari spiega in questa intervista esclusiva a Pianetagenoa1893.net il suo punto di vista sull’ipotetico fallo di Sokratis su Del Piero.

Cesari ha commentato anche il metro della direzione di Mazzoleni in Juventus-Genoa e chiosa: «mi sembra che le grandi squadre abbiano avuto quest’anno molti più favori che torti».

Cominciamo dall’episodio del rigore: Del Piero è stato toccato da Sokratis o no? E soprattutto, l’eventuale contatto è in area oppure fuori?
«Mah, secondo me non è importante che Del Piero sia stato toccato o no, questo è un finto problema: spesso in Italia, per divagare, non si pone molta attenzione a quello che effettivamente è il problema.

I punti importanti di questa azione sono due: primo, la presenza di un eventuale fuorigioco, ma in questo caso il tiro era perfettamente regolare; secondo, il punto in cui avviene l’eventuale contatto, che risulta nettamente al di fuori dell’area di rigore. Quindi, non doveva essere semplicemente concesso il calcio di rigore».

Del Piero sembrava in fuorigioco al momento del lancio di De Ceglie: è d’accordo?
«Del Piero non era in fuorigioco al lancio di De Ceglie e le immagini televisive l’hanno dimostrato. Non si tratta però di calcio di rigore perchè qualunque tipo di situazione avviene almeno un metro prima dalla linea che delimita l’area di rigore, questo è il vero punto».

Questo “pasticciaccio” del rigore non potrebbe costituire un errore tecnico?
«No, assolutamente no. Perchè per qualsiasi tipo di indecisione tecnica bisognerebbe avere un’ammissione da parte dell’arbitro, ma l’arbitro non dirà mai che il tiro era al di fuori dell’area di rigore».

Il Genoa può presentare ricorso?
«No, assolutamente, da questo punto di vista no».

Mazzoleni ha lasciato correre diversi falli evidenti dei giocatori juventini, come ad esempio le sgomitate di Chiellini: si può continuare a lasciare perdere le scorrettezze delle grandi squadre?
«Io penso che sia piuttosto generalizzata questa tendenza, mi sembra che le grandi squadre abbiano avuto quest’anno molti più favori che torti.

Chi ne fa le spese non sono soltanto le piccole squadre, ma tutto il movimento calcistico, in generale. Si parlava tanto di trasparenza solo due anni fa, si parlava di correttezza, di un calcio nuovo…»

A questo punto, considerato che ad ogni turno di campionato gli arbitri effettuano sviste clamorose, sarebbe opportuno che Collina si dimettesse?
«Sulle dimissioni non ci credo perchè in Italia non c’è chi si dimette facilmente, pochissime persone lo fanno, quindi non lo farà neanche Collina.

Però potrebbe essere paragonato all’allenatore della squadra degli arbitri: so per esperienza che spesso gli allenatori sono sollevati dal loro incarico. Non vedo perché non possa succedere anche agli arbitri».

Lei è d’accordo a introdurre la moviola in campo come già accade negli altri sport professionistici?
«Assolutamente sì! Ma io ero d’accordo già nel 1995 quando ad un seminario Uefa è stato chiesto a 38 arbitri se la si voleva introdurre oppure no. 37 erano d’accordo, ma non è cambiato nulla da allora».

Marco & Andrea Oliveri

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