TORINO – Un uno due terrificante che stende il Napoli proprio nel momento in cui il big match sembrava avviarsi su uno 0-0 senza troppi acuti. Invece no: la Juventus è la squadra più forte, un rullo compressore senza pause che prima studia e poi demolisce anche l’ostacolo più duro e si accomoda sola in testa alla classifica.
Mentre sembra dover arrivare la piccola frenata davanti ad una squadra che fino a quel momento si era dimostrata alla pari Antonio Conte e Massimo Carrera pescano dal cilindro o meglio dalla panchina i due jolly che spezzano partita e Napoli. Vale la regola del due: due i gol fatti, due i minuti che separano sia Martin Caceres (subentrato a Asamoah) sia Paul Pogba (entrato al posto di Vidal) dai loro rispettivi ingressi in campo.
Al Napoli non resta che masticare amaro per l’incrocio dei pali preso da Cavani nel primo tempo e per una partita persa proprio mentre sembrava poter arrivare almeno un punto. Tutto per una distrazione, una marcatura saltata su un corner, quella di Caceres.
La partita. Il primo tempo è nervoso. C’è ritmo, tensione e intensità. Quelle che mancano quasi del tutto, sono le occasioni da gol. Quasi perché Cavani poco dopo metà tempo fa scendere per un istante il silenzio nello Juventus Stadium colpendo un incrocio dei pali su punizione da posizione defilata. Per il resto di opportunità per fare gol ce ne sono poche. A dettare i ritmi e a cercare di fare la partita è come nelle previsioni la Juventus con in Napoli che risponde attento e pronto a ripartire.
Conte sceglie davanti la velocità di Giovinco e Quagliarella ma le iniziative bianconere producono solo una serie di calci d’angolo e poco altro. Per vedere una vera occasione da gol bianconera bisogna infatti attendere il minuto 42 e il siluro di Marchisio dal limite dell’area che esce di pochissimo.
In avvio di ripresa stessi uomini in campo e non cambia neppure il canovaccio tattico, con la Juve che prova a costruire e il Napoli che risponde e prova a ripartire veloce. La prima opportunità della ripresa capita sui piedi di Pirlo: calcio di punizione dai 25 metri che il regista, però, allo stesso modo delle ultime due partite. Poi è Giovinco a tirare a lato dal cuore dell’area del Napoli.
Dopo 20 minuti altra occasione per la Juventus ma Matri, entrato per uno spento Quagliarella dopo un’ora di gioco, fallisce la deviazione sotto porta. Col passare dei minuti, però, la spinta della Juventus sembra perdere intensità e proprio in quel momento i bianconeri colpiscono. Marchisio accelera sulla fascia e guadagna un altro corner. Sulla parabola di Pirlo la difesa del Napoli si dimentica dell’ultimo entrato, Martin Caceres, che di testa batte De Sanctis. Il Napoli accusa il colpo e dopo neppure un minuto arriva il colpo del ko, con un altro giocatore appena entrato: Pogba pesca la girata capolavoro dai 22 metri.
