Juventus stadium e rischio crollo: indagini sul gruppo Marcegaglia

Juventus stadium (LaPresse)

TORINO – Il gruppo che fa capo alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia sarebbe nel mirino della Procura di Torino che indaga su una presunta irregolarità nella fornitura di acciaio dello Juventus Stadium.

Lo scrive, su Libero, Franco Bechis raccontando come il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello starebbe coordinando l’indagine condotta da Andrea Becconi e Gabriella Viglione. Le ipotesi di reato sono diverse. Si va dal “delitto colposo di danno in relazione al possibile crollo di costruzioni” fino al falso ideologico e alla  frode in commercio.

Proprio quest’ultimo punto, spiega Bechis, è quello che potrebbe riguardare anche il gruppo Marcegaglia. Il 23 ottobre, infatti, è stata iscritta nel registro degli indagati una quarta persona oltre ai tre già nel mirino: Giovanni Quirico, un dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Torino e gli ingegneri Francesco Ossola e Paolo Erbetta. Se La Stampa e Repubblica si limitano al condizionale, Bechis è invece assertivo: la procura “ha messo sotto inchiesta un dirigente del gruppo Marcegaglia dello stabilimento di San Giorgio a Nogaro”.

Secca, in ogni caso, la linea difensiva del Gruppo Marcegaglia: “Noi abbiamo venduto il tipo di acciaio che ci era stato richiesto”.  L’indagine, spiegano Stampa e Libero, si è quindi spostata su un’altra azienda, la Fip di Selvazzano, che avrebbe lavorato l’acciao per la subfornitura.

Sempre Bechis racconta che, il giorno in cui l’indagine è divenuta pubblica, alla vigilia di Juventus-Genoa di campionato, lo stadio sarebbe stato a un passo dalla chiusura. Era la linea di Guariniello su cui, alla fine, sarebbe prevalsa la posizione più cauta, quella del Procuratore capo Giancarlo Caselli.

L’inchiesta, in ogni caso, secondo Bechis si è poi successivamente allargata, spostandosi fuori dallo Juventus stadium. “Il procuratore aggiunto di Torino e i suoi collaboratori – scrive Libero – hanno  deciso di allargare ancora di più il raggio dell’inchiesta, verificando procedure e materiali di fornitura da parte delle aziende del gruppo Marcegaglia anche verso altri committenti per opere pubbliche e infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la vicenda dello Juventus Stadium. La ratio della indagine mira probabilmente a verificare parallelamente procedure, analisi di qualità dei materiali e forniture con casi confrontabili a quello dello stadio torinese”. 

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Emiliano Condò