
TORINO – Un equivoco poteva costare alla Juventus la chiusura del suo stadio da parte della Uefa.
Tutta ‘colpa’ dello striscione ‘via Filadelfia n.88’.
Come riportato dal quotidiano ‘La Repubblica’, il capo del FARE (Football Against Racism in the Europe) aveva individuato lo striscione nel corso della partita di Champions League contro il Galatasaray e lo aveva segnalato alla disciplinare europea.
La Uefa credeva che l’88 rappresentasse il numero che i nazisti usavano per esclamare “Heil Hitler”.
La Uefa ha subito chiesto spiegazioni e la Juventus ha fatto sapere immediatamente che si tratta della via in cui si ritrovano i tifosi nelle partite interne.
Per fortuna il fraintendimento è stato risolto nel giro di poche ore e la Juventus ha potuto così evitare conseguenze.