La Lazio in Serie B? “Inaccettabile”, i tifosi pressano i politici di destra

La Lazio rischia di retrocedere in Serie B e i tifosi, delusi, preoccupati per la classifica e stanchi di sentirsi ostaggio di un presidente che sempre fatto “orecchie da mercante” di fronte a qualsiasi tipo di richiesta, hanno sfogato la loro rabbia facendo pressione sui politici.

E i politici hanno risposto.

Come scrive Massimo Gramellini su “La Stampa”, «è bastato che i tifosi della Lazio minacciassero di non votare più la Polverini perché la politica si mobilitasse con una rapidità che le è ignota. L’intera destra romana ha esercitato pressioni sull’allenatore Reja per convincerlo a rompere il contratto con l’Hajduk Spalato».

La campagna elettorale si è spostata dalla sanità, dalla scuola, insomma dai problemi veri, al campo di calcio e, sembra incredibile, la tangibilità degli sforzi politici stavolta la si è potuta toccare in maniera concreta ancor prima di aver ottenuto il voto promesso.

Non è giusto, ma tant’è.

La polemica politica è stata aperta lunedì da Carlo Ponzo (Pd): «Gli insuccessi della Ss Lazio di Claudio Lotito sono sotto la lente d’ingrandimento dei massimi esponenti politici di Centro Destra, timorosi di perdere consenso nel loro elettorato. Storace che fa? Dato che le cose vanno male, suona la campanella dell’ultimo giro per Lotito insieme ad Alemanno pur di non perdere la piazza dell’elettorato di centro destra».

La risposta di Storace: «L’on. Ponzo, che non ho il piacere di conoscere, si intrufola nella polemica su Lotito, ma ha scarsa memoria. Nel 2004 la Lazio stava fallendo e noi ci limitammo a confermare alla Banca di Roma che Lotito vantava crediti nei confronti della Regione. Poi, come ha gestito la Lazio è sotto gli occhi di tutti e stia tranquillo che non ci sarà bisogno di una vittoria, peraltro immeritata e improbabile, del centrosinistra per evitare speculazioni edilizie sugli stadi. Non è da oggi che ho questa posizione, è da oggi che ho il piacere di sapere che esiste l’on. Ponzo».

Più preoccupanti ancora, però, sono state le parole del sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «Ognuno ha il suo ruolo, ma io cercherò di fare di tutto per fare in modo che i vertici della Lazio si responsabilizzino per evitare lo spettro della retrocessione. L’eventualità di avere una sola squadra cittadina in serie A mi sembra inaccettabile».

Cosa c’è di inaccettabile? La prima cosa che lo sport dovrebbe insegnare è che le sconfitte vanno accettate e metabolizzate per migliorare. È “accettabile” che una grande piazza come Torino sia in Serie B? Che ci sia passato il Napoli? Certo che lo è, deve esserlo, se il risultato è stato emesso dal campo.

La Lazio sta disputando sin qui una stagione disastrosa. Tutti responsabili. I mezzi per rialzarsi ci sono e facciamo i migliori auguri per un pronto riscatto e per una salvezza tranquilla ai biancocelesti come alle squadre concorrenti che lottano per restare in Serie A. E qualunque sia il verdetto finale, andrà accettato. Punto.

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