Roma – Dopo i due pareggi con il Milan (in campionato) e con il Vaslui (in Europa League), la Lazio di Edy Reja cerca la prima vittoria in serie A contro il Genoa di Alberto Malesani nell’esordio casalingo di domani.
Rimane l’incognita ‘difesa’: quella che lo scorso anno si era dimostrata la seconda difesa meno battuta della Serie A, quest’anno sembra stentare (2 gol subiti dal Milan e altrettanti dal Vaslui) ma il tecnico biancoceleste ostenta tranquillità . “Quando prendi dei gol si può fare sicuramente meglio – ha ammesso Reja a Formello -. Mi dispiace per Zauri, sembrava in condizione, ma gli sono capitati degli episodi negativi. Non puoi condannare una squadra che ha preso 4 gol in due partite. Dipende molto da come la squadra ha giocato. Le sicurezze difensive le avremo perché è la stessa squadra che lo scorso anno aveva raggiunto un equilibrio. Stiamo lavorando per migliorare. E’ questione di attenzione, concentrazione e di mestiere”.
Riguardo alla partita di domani, Reja sa cosa aspettarsi dal Genoa: “Malesani predilige il gioco offensivo e lo farà anche il Genoa. Questo non ci incute timore, dobbiamo fare la partita giusta, con attenzione e equilibrio ma senza trascurare le armi che abbiamo in avanti. Dobbiamo cercare di vincerla”.
A causa dello stop per infortunio di Mauri (prognosi di 30-40 giorni) e del turnover necessario per affrontare al meglio il tour de force previsto dal calendario, la formazione è ancora da definire. Se è certo l’impiego di Marchetti in porta, di Biava e Dias centrali e Konko a destra, sulla sinistra della linea difensiva Reja deve ancora scogliere i suoi dubbi: bocciato Zauri e con Radu infortunato, a contendersi una maglia ci sono Lulic (“migliorato dal punto di vista difensivo”), Stankevicius (“è un jolly, può giocare in tutte le posizioni difensive”) e Scaloni. Qualche incognita in più a centrocampo: con Cana ancora in fase di recupero (“si è unito al gruppo ieri, deve lavorare ancora col pallone”), l’unico sicuro di giocare è Brocchi. Al suo fianco, uno tra Ledesma e Matuzalem (“vediamo chi starà meglio”).
Davanti, alle spalle di Klose (tenuto a riposo giovedì), dovrebbero orbitare Sculli, Hernanes e Cisse. Con il francese, già idolo dei tifosi, libero di spaziare perché “è un giocatore che non deve essere ingabbiato dal punto di vista tattico” e perché con le sue accelerazioni “è in grado di fare male”.