
Claudio Lotito (foto Ansa)

ROMA – La Lazio si prepara a festeggiare i 120 anni di storia dopo aver vinto la Supercoppa contro la Juventus, dopo aver centrato la nona vittoria consecutiva e dopo aver allungato in classifica sulla Roma consolidando cosรฌ il terzo posto in classifica.
“Immobile simbolo di questo momento? Da un punto di vista emotivo – dice Claudio Lotito in una lunga intervista con Repubblica – sicuramente. ร un figlio del popolo, rappresenta tutti gli spaccati della societร e suscita empatia per il suo comportamento, l’ ironia, la disponibilitร . Con lui ho un rapporto personale bellissimo, di grande affetto. Ero convinto, come Tare, che avrebbe fatto cose importanti, ma nessuno le poteva pronosticare. Era un giocatore che nella precedente societร soffriva e che, messo nelle condizioni giuste, in un ambiente familiare, รจ rifiorito ed รจ esploso. La Lazio รจ una grande famiglia di cui io sono il padre: non faccio preferenze tra i miei figli, decanto le qualitร di ognuno, grazie alle quali si ottiene la qualitร totale del gruppo”.
“Un difetto e una qualitร di Simone Inzaghi? ร un grande conoscitore di calcio e lavora h24, riuscendo a coinvolgere emotivamente i giocatori, รจ un grande trascinatore. Come tutti quelli che si muovono su un palcoscenico che richiede una crescita, poi avvenuta, non parlerei di difetti ma di considerazioni: esternamente possono sembrare errori, in realtร non lo sono, rappresentano un momento legato alla crescita che porta poi a fortificare ancora di piรน la persona”.
“Perchรฉ ho scelto Tare? Tare รจ un ragazzo molto determinato, conosce cinque lingue, รจ instancabile, un perfezionista. La mia scelta รจ risultata giusta. Lui non aveva l’ esperienza ma aveva appunto le potenzialitร , di questo ne ero convinto ed รจ stato dimostrato anche dai fatti. Oggi รจ uno dei migliori in circolazione, ha l’ approccio di una persona perbene, equilibrata e attaccata alla societร . Ci lega anche un grande affetto, un ulteriore valore aggiunto per raggiungere i risultati”.
“Perchรฉ decise di comprare la Lazio? Capii da subito l’ importanza e la responsabilitร di acquisire la gestione di una squadra che, oltre ad essere da sempre quella del cuore, rappresentava il patrimonio storico sportivo e l’ anima di tantissimi tifosi.Un grande onore, un’ emozione forte”.
“La Lazio – spiega – fatturava 84 milioni, ne perdeva 86,5 e aveva 550 milioni di debiti. Oggi ha un bilancio tra i migliori in Italia e all’ estero, e ha vinto piรน di tutti dopo la Juve. Questo rappresenta il vanto e l’ orgoglio del sottoscritto e del popolo laziale”.
L’ operazione di cui si รจ pentito? “Il riscatto di Zarate a 22 milioni รจ una mossa che non rifarei. Ero all’inizio della mia presidenza, dovevo fare investimenti e dare segnali di crescita di qualitร tecnica e sportiva. Per quel che si รจ rivelato dal punto di vista comportamentale รจ stata una scelta forse non molto oculata. Oggi valutiamo, oltre alle potenzialitร atletiche e agonistiche, anche la moralitร dei giocatori e la compatibilitร economico-finanziaria”.
Dove vuole portare la Lazio? “Mi auguro possa raggiungere altri traguardi sportivi in Italia e all’ estero. Essere il punto di riferimento della politica sportiva per difendere i valori fondanti della societร civile. Diventare l’ esempio per educare i giovani. Portare il sorriso e la voglia di combattere anche a quelle persone che devono superare degli ostacoli nella vita quotidiana”.
Fonte: La Repubblica.
