”Il Chievo sara’ la rivelazione di questo campionato. E’ una squadra che ha dei valori importanti e lo ha dimostrato vincendo fuori casa contro Genoa e Napoli.
Per noi sara’ un altro banco di prova importante per capire dove possiamo arrivare”. Il tecnico della Lazio, Edy Reja, continua a volare basso, e alla vigilia della sfida di Verona contro il Chievo, invita la sua squadra a non cullarsi degli ultimi buoni risultati (la vittoria a Firenze e il pari contro il Milan), perche’ proprio la sfida di domani puo’ rappresentare la prova del nove per il cammino della formazione capitolina.
”Col Milan non avevamo niente da perdere – ha aggiunto – Qui invece dobbiamo confermarci, dimostrando di avere acquisito una certa personalita’. L’obiettivo e’ di trovare la continuita’ nelle prestazioni e nei risultati”.
A Verona, Reja sta pensando ad un ennesimo cambio di modulo (il 4-3-1-2), con le due punte, anche se in conferenza non ha voluto sbilanciarsi (resta in piedi anche l’ipotesi 4-3-2-1), ammettendo pero’ che ci sara’ un po’ di turnover.
”Cambiero’ 3 o 4 giocatori – ha spiegato – Ma dipendera’ anche da quale modulo scegliero”’. Rispetto alla partita contro il Milan, dovrebbero riposare Ledesma, Cavanda e Foggia (addirittura in tribuna), con Matuzalem in cabina di regia in un centrocampo a tre, e Zarate in ballo con Rocchi per il ruolo di seconda punta.
”Lo scorso anno Matuzalem praticamente non c’era – ha confessato Reja – Ora ho capito che e’ un giocatore di grande livello. Zarate? Decidero’ domani.
Le scelte sono sempre difficili, ma quando ci sono l’entusiasmo e i risultati diventa piu’ facile per tutti accettarle con serenita”’.
La rosa allargata e’ stata una precisa strategia di mercato, con l’obiettivo di tornare a competere con le migliori squadre del campionato. ”E’ stata una decisione concordata col presidente – ha concluso Reja – La concorrenza leale stimola i ragazzi. La Lazio deve arrivare a competere con le prime. Questo e’ un inizio, perche’ dobbiamo puntare a stare sempre nelle prime sei posizioni e a giocare in pianta stabile in Europa”.