ROMA – Un finale da grande ‘finisseur’, alla Cancellara tanto per intendersi, per regalarsi l’accesso alla Champions League dalla porta principale, e un rinnovo di contratto guadagnato sul campo dopo una stagione al di sopra delle migliori aspettative. Edy Reja ha rotto definitivamente gli indugi, e dopo aver predicato prudenza per tutto il campionato, alla vigilia della sfida di San Siro contro l’Inter, ha deciso di togliersi la maschera da ‘temporeggiatore’ perche’ la sua Lazio non si accontenta piu’ del quarto posto e dei preliminari di Champions: ”Il nostro obiettivo e’ vincere a Milano e conquistare il terzo posto”.
”La sfida con l’Inter per noi e’ decisiva – ha subito spiegato – E’ uno scontro diretto e dobbiamo vincere per raggiungere l’Inter e centrare la Champions. Andiamo a San Siro con questo intento”. Il tecnico biancoceleste non ha dubbi, contro i nerazzurri servono i tre punti (l’ultima vittoria a Milano risale al ’98), perche’ ormai non c’e’ piu’ spazio per i calcoli, serve una lunga volata fino al 22 maggio. ”Non abbiamo alternative – ha aggiunto Reja – dobbiamo fare come i grandi finisseur: testa bassa sul manubrio e pedalare forte fino al traguardo. Il calendario, di certo, non ci aiuta, l’Udinese non molla un metro, e per questi motivi a Milano abbiamo un solo risultato: la vittoria”. Occhio pero’ all’Inter, di cui Reja sottolinea la grande capacita’ di reazione dopo il ko nel derby che ha chiuso le sue ambizioni da scudetto, e l’eliminazione in Champions League.
”E’ un leone ferito. La vittoria con la Roma li ha ricaricati – ha ammesso – e ora sanno di dover vincere per garantirsi la Champions. Leonardo? Ha dimostrato di essere un grande allenatore, porta sempre entusiasmo e motivazione, societa’ e giocatori lo stimano molto”. Ma Reja, a differenza di quanto fatto con il Milan l’1 febbraio scorso con una gara prettamente difensiva, stavolta vuole giocarsela per vincere. Contro i nerazzurri, l’allenatore biancoceleste recupera Brocchi (”Sta bene”), ma Bresciano resta in allerta, ed e’ pronto a riproporre davanti i ‘fantastici 4′ (Mauri, Hernanes, Floccari e Zarate). ”L’impressione e’ che stiano bene tutti e quattro – ha spiegato – la mia intenzione e’ di schierarli insieme come a Catania. Certo, dovranno sacrificarsi molto, senza dare punti di riferimento agli avversari. Da adesso in poi bisogna giocarsela dappertutto con i migliori giocatori. Il concetto e’ andare la’ per vincere”.
I cattivi pensieri non lo sfiorano nemmeno per la designazione di Morganti, molto criticato dalla Lazio dopo il derby di andata perso con la Roma. ”E’ un ottimo arbitro – ha confessato – forse il migliore del nostro campionato. Gli errori ci stanno, ma nel derby era il guardalinee che doveva segnalare il rigore su Mauri”. Insomma, in casa Lazio c’e’ la consapevolezza di poter finalmente sfatare il tabu’ San Siro contro l’Inter. Un successo, che manca da 13 anni, e che metterebbe in cassaforte una volta per tutte il rinnovo di Reja sulla panchina biancoceleste. L’accordo c’e’ da mesi, ma per formalizzarlo, societa’ e tecnico aspettano solo la fine della stagione. ”Con la societa’ non c’e’ alcun problema, ma affronteremo questo discorso solo a fine campionato”. Magari con la Champions in tasca.