«Non ci voglio nemmeno pensare alla retrocessione. Sono sicuro che ci tireremo fuori da questa situazione. C’è il tempo, mancano ancora 12 partite e 36 punti. Per salvarsi ne bastano molti di meno».
Alla vigilia della delicata trasferta a Genova contro la Sampdoria, Edy Reja continua a professare il suo ottimismo e a ritenere che la Lazio si tirerà fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. «Un po’ di timore c’è e si vede anche nell’atteggiamento in campo della squadra – ha aggiunto – Contro la Fiorentina nel finale abbiamo avuto un po’ di paura di vincere e se la gara fosse durata altri cinque minuti forse l’avremmo anche persa».
Il clima di contestazione dei tifosi non aiuta, ma l’allenatore biancoceleste non crede che questa possa rappresentare un alibi per i suoi giocatori. «I ragazzi non si tirano mai indietro. Per loro questo non è un alibi. Mi hanno sempre dimostrato una disponibilità straordinaria. C’è sintonia e accordo nello spogliatoio, vogliamo voltare pagina».
A Genova tornerà in campo dal 1′ l’argentino Zarate. «I giocatori come lui hanno dei momenti di pausa – ha concluso Reja – contro Parma e Palermo non l’ho schierato titolare proprio per togliergli qualche responsabilità di troppo che lui si sente. Spesso il suo rendimento è condizionato psicologicamente da questo atteggiamento. Ora lo vedo più rilassato e carico. Ma ribadisco che le sue esclusioni non sono dovute a cattivi comportamenti in campo e fuori. Da qui alla fine sono certo che sarà indispensabile e determinante».
