Lazio tra infortuni e squalifiche: per Reja è emergenza

ROMA, 6 FEB – La scivolata di Genova costa cara alla Lazio. A Marassi, infatti, i biancocelesti hanno lasciato per strada punti importanti in ottica terzo posto e, soprattutto, giocatori. Edy Reja, dopo il 3-2 subito dal Genoa, era furioso e si e' chiuso in silenzio per ''non creare danni alla Lazio''.

La societa' capitolina sperava che la Lega Calcio rinviasse l'incontro a causa dell'emergenza maltempo: una situazione straordinaria che ha stravolto anche tutti i programmi biancocelesti (dai campi impraticabili di Formello al ritardo dell'aereo a Fiumicino). Ma cosi' non e' stato e alla fine, sul manto gelato di Marassi, si e' giocato.

E ora che l'emergenza nella Capitale sta rientrando, non sembra succedere altrettanto in casa Lazio. L'infermeria biancoceleste segna un -7 che gela i supporter e preoccupa e, non poco, l'allenatore goriziano. Sette sono infatti i giocatori indisponibili per infortunio: a Dias, Brocchi, Cana, Mauri, Alfaro, Kozak si e' aggiunto ieri anche capitan Rocchi, uscito anzitempo per un problema muscolare. Gli esami clinici di domani sveleranno i tempi di recupero, ma il bomber veneto rischia 20 giorni di stop.

E se e' vero che i problemi non arrivano mai da soli, ecco che preoccupano anche le condizioni di Stankevicius (trauma al piede), Hernanes (si e' bloccato ieri durante il riscaldamento per un dolore a una caviglia) e Radu. Questi ultimi due pero' dovrebbero recuperare per l'anticipo di giovedi' con il Cesena (sabato l'Olimpico e' occupato dal match del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Inghilterra). Lo spera Reja e lo sperano i tifosi, anche perche' le alternative si contano sulle dita di una mano. In attacco rimangono soltanto Klose e il Primavera Rozzi, ma la penuria non risparmia nessun reparto.

Alla lista degli infortunati si e' aggiunta oggi la squalifica per due turni di Diakite'. Con i romagnoli, il tecnico mettera' come sempre qualche toppa e, magari attingendo dalla Primavera di Bollini, una formazione la imbastira'. La sensazione, pero', e' che la stoffa a sua disposizione – viste anche le cessioni di Sculli, Cisse, Stendardo, Cavanda, per citarne solo alcuni – sia troppo corta per fronteggiare un calendario che prevede partite ogni tre giorni.

Il 16 febbraio, inoltre, c'e' anche l'Atletico Madrid, match valido per i sedicesimi di Europa League, e la Lazio non si presentera' certamente con il vestito migliore.

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Emiliano Condò