Lecce. Diamoutene contestato dagli ultra’: “Nessun insulto razzista, ma mi gridavano ‘sporco barese'”

Diamoutene un anno fa con la maglia del Bari contro il leccese Miccoli

”Non c’è stato alcun insulto razziale, solo offese personali sui miei trascorsi con la maglia del Bari”. Lo chiarisce ai giornalisti il difensore maliano Souleymane Diamoutene il quale, dopo essere stato accerchiato e contestato del pomeriggio nel corso dell’allenamento, ribadisce che le frange più accese dei sostenitori leccesi non gli perdonano di aver vestito lo scorso campionato i colori biancorossi e gli ripetono sempre: “Sporco barese”.

”Sono dispiaciuto per quanto è successo – racconta – mi sono venuti contro, mettendomi le mani addosso e cercando di sfilarmi la maglia di gioco”. Contestazioni e offese sono proseguite per parte dell’allenamento, sin quando gli ultra’ hanno deciso di andarsene, con Diamoutene che ha proseguito il lavoro in palestra.

”Nonostante l’accaduto – continua il giocatore del Mali – sono molto sereno. L’unico mio cruccio è che oggi non mi sono potuto allenare regolarmente con i miei compagni. Sono andato in palestra, anche per stare un po’ più tranquillo”.

”Ora – aggiunge – pensiamo solo e soltanto alla gara di domenica contro il Genoa. Poi avremo modo e tempo di parlare con la società. Io qui a Lecce sto bene: volevo rimanere e voglio rimanere. E’ normale che tutte le valutazioni del caso, anche alla luce di quanto è accaduto questo pomeriggio, dovrò farle con la società”.

Domenica ci sarà per Lecce-Genoa? ”Spero di essere convocato, ma credo che questa vicenda possa, inconsciamente, condizionare le scelte del mister. Io, forse, al suo posto, la penserei cosi”.

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