LECCE, 6 APR – ''Questa vicenda mi ha turbato come sindaco, come cittadino e come tifoso. Ma, come è giusto che sia, attendo di conoscere gli esiti delle indagini e del procedimento. Come ho già avuto modo di dire, se in relazione a quanto contestato dovesse profilarsi una qualche responsabilità a carico di Carlo Quarta, allora gli chiederemo con fermezza che si ritiri dalla campagna elettorale''.
E' quanto afferma in una nota il sindaco di Lecce, Paolo Perrone (centrodestra), a proposito della vicenda del calcioscommesse e del coinvolgimento dell'imprenditore leccese, Carlo Quarta, indicato da Andrea Masiello come l'emissario salentino che gli chiese di truccare il derby Bari-Lecce e che gli consegnò circa 230 mila euro in contanti. Quarta e' candidato per il centrodestra nella competizione in corso a Lecce per le elezioni comunali.
''Lo stesso comportamento – afferma Perrone – adotteremmo con chiunque dei candidati che sostengono la mia corsa elettorale. Questo, per rendere giustizia a una coalizione che si spende per ben governare e che crede nei valori della giustizia e della legalità, per dare il dovuto segnale alla comunità leccese e a quella di tutto il Paese, così come a chiunque, tifoso o no, si sia sentito ferito per quanto accaduto''.
''Ai protagonisti dei soliti attacchi da sciacallo, malcostume della peggiore sinistra, nella fattispecie interpretato da Loredana Capone (avversaria di Perrone nella competizione elettorale in corso a Lecce,ndr), che oggi parla di questo fatto come di un 'colpo al cuore' ma che credo di poter dire non abbia mai visto una partita del nostro Lecce in vita sua, dico – sottolinea Perrone – che la strumentalizzazione politica non è certamente il modo giusto per recuperare lo svantaggio e per raccattare qualche voto. Chi ama veramente il Lecce detesta questi comportamenti. Le suggerisco, da vero tifoso, di cambiare tattica''.