ROMA – Il 14 aprile Lee Kyung-Hwan si è tolto la vita buttandosi da un palazzo nella città di Incheon, ad ovest di Seoul. In Corea è il terzo caso di uno sportivo che si suicida a causa del calcio scommesse che sta ingabbiando lo sport professionistico nella città coreana.
“La pubblica accusa nel 2011 ha accusato 57 persone, fra giocatori attuali ed ex giocatori – riferisce la Fox dagli Stati Uniti -, nonché 11 membri di bande criminali, per aver concordato i risultati di 15 incontri nel 2010. I giocatori sono stati accusati di aver combinato gli incontri dopo aver preso tangenti dai giri delle scommesse. Tutti gli imputati, incluso Lee, sono stati squalificati a vita dalla associazione di categoria coreana”.
Sempre il canale satellitare americano spiega come “lo scorso ottobre, un ex-allenatore del football club militare era stato trovato morto probabilmente suicida, dopo la condanna a due anni di galera per il suo ruolo nelle combine. A maggio, un centrocampista di una squadra di terza divisione, si è suicidato mentre era sotto indagine”.
