I diritti televisivi della serie B costano alla Lega Calcio ben 102 mila euro. E’ questa l’entità della multa stabilita dall’Autorità per la concorrenza e il mercato, per la quale la decisione scaturisce da «un’intesa restrittiva della concorrenza» in merito ai diritti della serie B di calcio.
Secondo l’Antitrust la Lega ha stabilito un’intesa che ha «ostacolato l’acquisizione dei diritti per le gare del Campionato di Serie B 2007-2008 da parte degli operatori della comunicazione, limitando fortemente la trasmissione in diretta televisiva degli incontri», con danni per «emittenti e consumatori».
L’istruttoria era stata avviata il 10 aprile 2008 per verificare se l’accordo raggiunto in sede assembleare per la vendita «centralizzata» dei diritti e i successivi comportamenti della Lega Calcio avessero limitato la facoltà delle squadre del Campionato di Serie B di vendere in maniera diretta e autonoma i diritti di trasmissione delle partite.
Secondo l’Antitrust, infatti, la Lega Calcio, anche dopo aver riscontrato forti difficoltà nel negoziare collettivamente i diritti del campionato con le emittenti, «ha assunto un atteggiamento di energica opposizione alla richiesta, espressa da alcune società sportive di Serie B, di commercializzare autonomamente i diritti relativi a talune partite del campionato».
Per l’Autorità la Lega Calcio «ha utilizzato il proprio ruolo e la propria reputazione per assicurare l’attuazione delle decisioni concordate in sede assembleare, a favore della vendita collettiva dei diritti trasmessivi, intervenendo con richiami e diffide nei confronti delle società sportive e delle emittenti che non intendevano rispettare l’accordo».
La Lega Calcio «ha, inoltre, fatto leva sulla propria funzione di gestore delle risorse destinate alla mutualità per influire sulle decisioni delle singole società sportive». E «ha sfruttato il potere di negare l’autorizzazione alla vendita individuale, conferitole dalla normativa transitoria, per sostenere l’intesa sulla vendita collettiva, svuotando così di contenuto un’esplicita previsione normativa mirata a preservare l’autonomia negoziale dei club nel periodo transitorio».
Gli effetti di questa intesa «restrittiva della concorrenza», secondo l’Antitrust, hanno colpito anche i consumatori, «che hanno potuto fruire della trasmissione in diretta solo di un numero esiguo di gare del Campionato di Serie B 2007-2008, mentre la stragrande maggioranza degli incontri non ha avuto copertura televisiva».
La responsabilità della mancata messa in onda, spiega l’Antitrust, non «può essere attribuita alle emittenti televisive, come pretenderebbe la Lega Calcio». Infine, rileva ancora l’Autorità, «l’ostinato tentativo della Lega Calcio di rendere visibili tutte le gare del campionato ha fatto sì che Sky risultasse l’unico interlocutore dotato di una capacità trasmissiva sufficiente a garantire la diffusione in diretta dell’intera competizione», fatto questo che comunque non può derivare «una sorta di obbligo per Sky, come sembra prospettare la Lega, di acquisire diritti.
Nei prossimi giorni la Lega calcio valuterà se impugnarela multa davanti al Tar del Lazio. Lo ha annunciato il direttore generale della Lega, Marco Brunelli: «Prendiamo atto della condanna e del fatto che la sanzione è in linea con il minimo edittale dell’un per cento del fatturato Dopo l’apertura dell’istruttoria dell’Antitrust sapevamo che la multa era un’ipotesi possibile. Valuteremo se fare ricorso al Tar del Lazio per l’entità della multa».
«Oltre venti partite di serie B, contando playoff e playout – ha sottolineato Brunelli – sono state vendute e trasmesse da emittenti locali: quindi dalla Lega non c’è stato alcun atto ostativo».