ROMA – Undici gare sospette: dieci partite di Lega Pro e una di Coppa Italia Lega Pro sono finite in una denuncia presentata in Procura da Federbet, associazione che combatte – a livello europeo – il calcioscommesse. Intervistato da TuttoLegaPro.com, il segretario generale di Federbet Francesco Baranca spiega come non sia cambiato molto dopo l’ultimo scandalo, scoppiato solo un anno fa e finito con una valanga di penalizzazioni e retrocessioni che hanno colpito molte, troppe, squadre di Lega Pro:
“Abbiamo presentato una denuncia in Procura relativa a dieci partite di Lega Pro e a una di Coppa Italia Lega Pro. Gran parte di esse sono state già svelate negli scorsi mesi, un’altra parte no. E non diremo quali sono queste ultime perché non vogliamo inquinare le indagini e perché abbiamo trovato, tra gli addetti ai lavori e i responsabili della terza serie, un atteggiamento di chiusura. Per fortuna la magistratura è ben disposta ad ascoltarci e lo ha fatto con molto interesse”.
Come mai questa mancanza di rapporti con club e vertici di terza serie? “Si continua a credere che il problema non esista. C’è chi vede la cosa quasi come un fastidio, ormai sto collezionando querele su querele. Ho letto anche alcune dichiarazioni da parte del presidente di Lega Pro, risentito perché parlavo della vicenda. Non vorrei che anche quest’estate debba ritrovarsi a fare i conti con quanto accaduto un anno fa.
Inoltre sono tremendamente angosciato da quegli addetti ai lavori fortemente impreparati sulla questione. Ci sono tanti avvocati e dirigenti che purtroppo sottovalutano il problema perché non conoscono nemmeno la materia. E tutto questo favorisce il proliferare dei fenomeni di match-fixing.
Però per fortuna non tutti sono così: con la Serie B abbiamo ultimato il tour di contrasto al match-fixing che spiega a tesserati giovani e meno giovani come si possa finire in carcere accomodando un risultato, mentre in terza serie con Pro Patria e Lupa Roma abbiam svolto un buon lavoro di prevenzione”.Come è cambiata la Lega Pro in quest’ultimo periodo? “Devo dire che purtroppo la situazione è peggiorata. Non tanto a livello quantitativo quanto a livello qualitativo. Abbiamo notato volumi di scommesse elevatissimi non solo sul semplice “1, X, 2” ma su particolari specialità come la combo primo tempo/finale. Inoltre, ad aggravare la cosa, ci siamo accorti che, rispetto al recente passato, gli scommettitori che ottengono tali vincite sospette sono ancora più radicati sul territorio italiano: Sicilia in particolare, ma anche Calabria e Campania. La cosa inquietante è che dall’inchiesta di Catanzaro uscirono fuori intercettazioni su partite truccate nel basket serbo e in Lega Pro e quest’anno, nuovamente, abbiamo ricevuto segnalazioni proprio sul basket serbo e sulla Lega Pro. Noi però non ci facciamo trovare impreparati: un nostro collaboratore, conosciuto nel settore come il Ragno Nero, vigila continuamente sui flussi anomali”.