ROMA – Le decisioni del giudice sportivo di Lega Pro del 30 marzo sono una batosta per il Lecce (girone C): cinque giornate di squalifica per il bomber Davide Moscardelli, due a Checco Lepore e a Gianluca Di Chiara, una a Daniele Mannini, più un’interdizione fino al 14 aprile per il dirigente Francesco Lillo. E poi: due giornate a Antonio Narciso del Foggia ed Emilio Dierna dell’Ancona. E, fra gli altri, una a Francesco Ripa della Juve Stabia che non era stato espulso. Clicca qui e scarica tutti i verdetti del giudice sportivo di Lega Pro del 30 marzo.
In particolare, queste le motivazioni – dal referto dell’arbitro Lanza di Nichelino, al termine di Catanzaro-Lecce – della maxi squalifica a Moscardelli, che dovrebbe saltare così 5 delle 6 gare restanti: “Per aver colpito con una gomitata al mento un avversario disinteressandosi del pallone; espulso, avvicinava l’arbitro e gli rivolgeva una frase ingiuriosa ed offensiva, uscendo dal terreno di gioco si toglieva la maglia lanciandola per terra reiterando frasi offensive nei confronti dell’arbitro (r.A.,cc e proc.fed.)”.
Immediata e irruenta la reazione del bomber dal suo profilo Twitter @moscagol: “Rovinare il lavoro e sacrificio di un anno, aspettative di una città intera da una persona incompetente, arrogante e irrispettosa #vergogna”. Ogni riferimento a Lanza non è casuale.