Era nell’aria da qualche settimana la volonta’ di un gruppo di societa’ medio piccole piu’ l’Inter di rompere gli indugi e di sfiduciare Beretta, peraltro da tempo dimissionario e rimasto in carica su richiesta della maggioranza per consentire una scelta condivisa e un ricambio ”non traumatico”.
La contestazione a Beretta era emersa col clamoroso abbandono dei presidenti del Cagliari, Massimo Cellino, e del Palermo, Maurizio Zamparini, nell’assemblea del 23 gennaio che tentava di nominare Enrico Preziosi alla carica di vice presidente vicario lasciata vacante da Rosella Sensi.
Da qui al 2 marzo si trattera’ di capire se la decisione di sfiduciare subito Beretta col rischio anche di restare senza presidente diventera’ maggioranza e, soprattutto, di capire se le societa’ sapranno trovare una alternativa a Beretta condivisa da tutti. Tra i nomi possibili c’e’ sempre quello di Andrea Cardinaletti, ex presidente e attuale commissario del Credito Sportivo.