LEICESTER – Claudio Ranieri è già il passato: il Leicester volta pagina, ripartendo con una vittoria – netta e meritata – sul Liverpool. Se i dirigenti delle Foxes, con l’esonero del tecnico italiano, volevano scuotere lo spogliatoio, ci sono perfettamente riusciti.
Perché il primo tempo contro i Reds è stato il miglior calcio visto al King Power stadium in tutta la stagione. Determinate, efficaci, coraggiose, le Volpi sono apparse come liberate da un sortilegio.
Frenetiche e convincenti come la scorsa stagione: nulla a che vedere con la squadra abulica sprofondata nei bassifondi della classifica. In panchina siede l’ex vice di Ranieri dal cognome illustre, Craig Shakespeare, che si affida all’usato sicuro: schiera la stessa identica formazione che solo lo scorso maggio vinceva il campionato, con l’unica eccezione di Wifred Ndidi per N’Golo Kante.
In tribuna qualche tifoso espone cartelli in onore dell’ex tecnico, altri hanno sul volto una maschera di gomma con le sembianze di ‘King Claudio’. Anche la società ha confezionato uno striscione con un eloquente “Grazie Claudio”.
Ma per il tributo più emozionante bisogna attendere la ripresa: un coro lungo e fragoroso si alza dalle tribune, scandendo il nome di Ranieri, si accendono gli accendini, il colpo d’occhio è da brividi.
Una serata di gioia e commozione, inaugurata dalla prima rete del Leicester dopo 638′ di astinenza in campionato. La firma è di Jamie Vardy, indicato come il capo della rivolta anti-Ranieri.
Prima dell’intervallo arriva anche il meritato raddoppio, con Danny Drinkwater che inventa uno splendido tiro di ‘prima intenzione’. Chi si aspetta una reazione del Liverpool resta deluso. Così è ancora Vardy a confezionare, di testa, il tris prima della rete della bandiera dell’ex interista Coutinho.
Troppo tardi per riaprire una partita che potrebbe convincere la proprietà delle Foxes ad affidare la squadra fino al termine della stagione a Shakespeare. L’uomo della restaurazione, capace in 90′ di guarire i mali di una squadra alla deriva.