Leonardo: “Inter come Senna, Eto’o come Weah”

Leonardo Araujo

Di difficile c’e’ che sembra scontato.

L’Inter, che sotto Leonardo e’ tornata a correre e sembra saper solo vincere, deve ‘solo’ battere in casa il Cesena e avra’ accorciato di tre punti il distacco dal Milan e altrettanti ne avra’ guadagnati sulla pattuglia di pretendenti alla corsa scudetto. Per una volta bastera’ guardare solo a se’ stessi senza dover attendere responsi da nessuna parte.

Con il Cesena oggi e con la Fiorentina il sedici febbraio, nelle due gare di recupero saltate per andare a vincere il mondiale, devono arrivare sei punti. Leonardo comunque si rifiuta di stilare tabelle di rimonta, come fecero anni fa Mazzola e Suarez, non vuole leggere classifiche ‘virtuali’ ne’ vede aumentate le percentuali dei nerazzurri dal pareggino del Milan a Lecce (il secondo consecutivo).

”L’Inter, al di la’ dei numeri’, gioca per lo scudetto perche’ – dice il tecnico brasiliano – ha la vittoria nel Dna, corre per vincere qualsiasi sia la sua attuale posizione in griglia, come Ayrton Senna che puntava alla bandiera a scacchi anche se partiva ventesimo e Samuel Eto’o è come George Weah”.

”Stasera i primi minuti saranno importantissimi – continua il tecnico nerazzurro – l’approccio alla gara e’ importante, e con il Bologna e’ praticamente stato perfetto. Cerchiamo di fare altrettanto oggi contro il Cesena. Questa squadra sa interpretare al meglio ogni sistema e modo di giocare”.

Uno stato di salute e mentale della squadra che consentira’ anche un moderato turn-over. Motta non e’ stato convocato e anche Stankovic e Cordoba potrebbero aver bisogno di tirare il fiato e potrebbero essere avvicendati da Mariga e Ranocchia. ”Motta non e’ stato convocato per una questione di gestione delle risorse, ma non è un problema grave, sono piccole cosine che vanno sistemate e basta – spiega -. Non lo considero un infortunato, ha solo bisogno di recuperare”.

Dopo l’assenza di sabato scorso, rientra invece tra i convocati ‘l’indeciso’ Muntari. ”Per ora c’è ed è dentro la rosa – continua -. Alla fine lui decidera’ cosa fare, però l’ho visto bene in questi giorni e quindi è stato convocato”. Stankovic peraltro e’ pure diffidato, anche Leonardo sostiene che non ne terra’ conto per decidere la formazione di domani. ”Credo che sia difficile gestire i cartellini – dice – anche perche’ secondo me i giocatori devono giocare liberi anche se sono in diffida”.

E’ inevitabile che a Leonardo non si chieda ogni volta qualcosa su Mourinho. L’attualita’ sono le dichiarazioni di Mario Balotelli sul suo ex allenatore. Ma, dopo un generico ”sono persone che si conoscono, non sai mai come arrivano le parole, si fanno delle battute…”. Leonardo ne approfitta per chiarire i suoi rapporti con il tecnico portoghese. ”L’Inter ci ha unito ancora di piu’ – sottolinea Leo – ma ora, lui e’ l’allenatore del Real Madrid, io quello dell’Inter. E nessuno si permette mai di toccare argomenti legati al lavoro quotidiano”. Insomma, i due si stimano e si vogliono bene ma la panchina dell’Inter e’ tutta di Leonardo. Senza fantasmi ingombranti.

Published by
admin