Ore contate al calcio d’inizio del 160esimo Clasico della Liga. Real Madrid e Barcellona sono appaiate in vetta alla classifica, a +21 sugli inseguitori.
Una sfida, che a otto giornate dal termine, vale una bella fetta di questo campionato. L’obiettivo delle merengues è riscattare la sconfitta dell’andata firmata Zlatan Ibrahimovic che mandò in delirio il Camp Nou, ma soprattutto l’umiliazione dello scorso anno quando il popolo del Santiago Bernabeu incassò un tremendo 6-2.
Ma sono molteplici le chiavi di lettura dell’attesissimo derby di Spagna, che nelle ultime tre partite è sempre andato alla squadra catalana: uno scontro di filosofie, di identità, i 254 milioni di euro delle merengues spesi da Florentino Perez (ma in campo ce ne saranno poco più della metà) contro la strepitosa Masia del Barça arricchita da pochi innesti di qualità.
La miglior difesa (quella del Barcellona) contro il miglior attacco dei blancos, la sfida tutta argentina tra La Pulce e El Pipita per il titolo del Pichichi (Messi a quota 26 che deve guardarsi dall’attacco di Higuain). Di fronte ci saranno le due squadre che hanno fatto dopo 30 giornate il massimo di punti nella storia della Liga.
Cristiano Ronaldo è fiducioso: “Entrambe le squadre hanno lo stesso numero di punti. Se vogliamo vincere la Liga sarà ovviamente importante vincere questa partita, ma ci sono comunque ancora molte partite da giocare e molti punti da assegnare. Non è decisiva, ma resta un match diverso dagli altri. E’ il Clasico, nessuno vuole mancare”
Il fuoriclasse portoghese parla anche della supersfida tra lui e Leo Messi, i due fuoriclasse della partita e, secondo molti, i due migliori giocatori in circolazione….”Ovviamente io sono il più forte.
Sono più vecchio, più alto, più grosso – scherza un Ronaldo di ottimo umore – . Scherzi a parte lui sta vivendo una stagione incredibile, è in un momento magico e credo che non sia solo uno dei milgiori attualmente, ma anche uno dei migliori giocatori nella storia del calcio.
Anche io sono in un buon momento, la mia stagione è positiva, sono contento di essere qui a Madrid e sono sicuro che farò un’ottima carriera con questa maglia”.
Sorride meno il tecnico Pellegrini che non potrà contare su Kakà, ancora alle prese con un problema agli adduttori Kakà che lo ha tenuto fuori nell’ultimo mese.
Guardiola perde invece Zlatan Ibrahimovic, assente anche nel poker di Champions rifilato all’Arsenal: lo svedese non è stato convocato da Guardiola per i postumi del problema muscolare patito sabato scorso.
Secondo “Marca” il tecnico catalano avrebbe imposto l’ordine ai suoi giocatori di non parlare del Clasico per mantenere alta la concentrazione.
I giornali spagnoli definiscono la gara”el partido del milenio”, non resta che viverla assieme a noi.