È in corso un’indagine sulla partita Torino-Crotone del 28 novembre scorso in serie B, finita 2-1 per gli ospiti e costata la panchina a Stefano Colantuono. Un risultato che i bookmakers pagavano a 20 e per il quale sarebbero nel mirino almeno tre giocatori granata. La notizia, riportata dalla Gazzetta dello Sport, è un’anticipazione in attesa che la Federcalcio apra un’inchiesta ufficiale.
Quel giorno i calabresi segnarono due gol nel giro di 4 minuti, al 22′ e al 26′ del primo tempo, rispettivamente con Petrilli e Bonvissuto: in entrambi i casi grazie a due svarioni difensivi di Zoboli e del portiere Calderoni, che in quell’occasione sostituiva l’infortunato Sereni. Inutile, ai fini della causa granata, il gol di Bianchi al 29′ del primo tempo.
La partita finì 2-1 e nella gara successiva sulla panchina del Toro c’era Mario Beretta. Per i casi comprovati di scommesse i tesserati rischiano pene che partono dai 18 mesi in su mentre i club, in caso di responsabilità provata, possono ricevere punti di penalizzazione fino alla retrocessione.
Non ci sono prese di posizioni da parte del Crotone in relazione alle voci sulle scommesse. “Non c’è nulla da commentare – afferma il presidente del Crotone, Salvatore Gualtieri – in una vicenda nella quale il Crotone è completamente estraneo. Eventualmente, i problemi sarebbero interni al Torino e, nel caso, della Procura federale. Comunque, quello di cui si vocifera, sono cose che non riguardano il Crotone e non intaccano le prestazioni delle due squadre. La partita l’hanno vista tutti: noi abbiamo compiuto un’impresa vincendo alla fine di una gara molto combattuta durante la quale il Torino, dopo essere andato in svantaggio, ci ha schiacciato nella nostra area di rigore in cerca del pareggio e il nostro portiere ha compiuto alcuni interventi miracolosi”.
