Luis Enrique saluta Barcellona, il futuro è alla Roma

ROMA, 1 GIU – Nel giorno in cui il mondo del calcio italiano e' travolto dall'ennesimo scandalo scommesse, la Roma e' pronta a puntare tutto sull'asturiano Luis Enrique. Il giovane tecnico del Barcellona 'B' ieri sera ha salutato societa' e squadra con una cena cui hanno preso parte anche il presidente del Barca, Sandro Rosell, il suo vice Josep Maria Bartomeu, e il direttore sportivo Zubizarreta. La dirigenza blaugrana si e' congratulata con 'Lucho' e con tutto lo staff per l'eccellente stagione che sta per concludersi in Segunda Division – la formazione e' terza e chiudera' il campionato sabato pomeriggio a Madrid contro il Rayo Vallecano – e lo ha lasciato libero di proseguire altrove la propria carriera da tecnico.

Luis Enrique ha infatti gia' da tempo annunciato l'addio alla filiale del Barcellona e lo ha ribadito anche attraverso la televisione ufficiale del club con cui sostanzialmente si e' congedato dalla piazza catalana. "Sono stati tre anni fantastici – ha confessato a BarcaTv – ma ho deciso che il ciclo era giunto al termine. E l'ho detto prima che mi arrivassero delle offerte per evitare speculazioni". Offerte che poi sono puntualmente giunte sul tavolo dell'allenatore asturiano: dalla Spagna (Atletico Madrid in primis), dall'Inghilterra e, soprattutto, dall'Italia.

La Roma della nuova proprieta' americana guidata da Thomas DiBenedetto avrebbe infatti deciso di ripartire proprio da Luis Enrique. Franco Baldini e Walter Sabatini, rispettivamente futuri direttore generale e sportivo del club giallorosso, sono pronti a scommettere che con 'Lucho' in panchina si possa avviare finalmente un progetto serio e ambizioso. Qualita' che non a caso vengono riconosciute proprio all'allenatore del Barca 'B', capace di lanciare una sorta di sfida persino ai freschi campioni d'Europa di Pep Guardiola: "Penso che i miei giocatori sono migliori di quelli della prima squadra. Penso che potrebbero anche batterli… – le sue parole -. Alcune persone diranno che e' una sciocchezza, ma io voglio che i giocatori pensino realmente che l'allenatore ripone in loro una cieca fiducia. Per me e' la base di tutto, con fiducia si puo' fare qualsiasi cosa". Il modo di intendere il calcio da parte di Luis Enrique, pero', pretende tanto anche dai singoli: "Non posso accettare che un giocatore non sia ambizioso o non pensi di dare sempre il massimo, perche' starebbe ingannando se stesso, non me".

Insomma, un allenatore con una filosofia di pensiero chiara, e in parte simile a quella dell'altro candidato alla panchina della 'Magica', ovvero Didier Deschamps. "Lo incontrero' presto e sarebbe una scelta molto buona – ha ammesso Sabatini (oggi a Milano ma secondo rumors in partenza per Barcellona) al quotidiano francese 'L'Equipe', rivelando poi di aver avuto gia' diversi contatti col tecnico dell'Olympique Marsiglia -. Ci siamo parlati spesso al telefono, ma devo capire quale sia la sua disponibilita' rispetto alla Roma". In realta', il futuro ds sa bene che per arrivare a Deschamps basterebbe pagare la clausola rescissoria da 3 milioni di euro entro il prossimo 15 giugno liberandolo cosi' dal restante anno di contratto col club francese. L'impressione pero' e' quella che Sabatini voglia scommettere su Luis Enrique, lasciando Deschamps libero di attendere magari la chiamata del Chelsea di Abramovich. "Bisogna aspettarsi di tutto – ha ammesso il direttore sportivo dell'OM, Jose' Anigo su RMC -. Suppongo che sia ricercato. Ma e' ancora sotto contratto fino al 2012, e non vedo perche' dovrebbe partire. Non voglio esprimere giudizi su questa situazione, fa parte di una riflessione personale. Restare o partire e' una sua scelta. Certo, preferirei che restasse perche' e' sempre meglio avere un allenatore vincente".

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