
LONDRA – Il Manchester City di Guardiola è accusato di aver ripetutamente violato il regolamento antidoping della FA, la Federazione inglese. Nel mirino, le mancate segnalazioni sui dettagli riferiti alle sessioni di allenamento dei calciatori.
In pratica, come spiega il quotidiano britannico Guardian, la FA ha istituito una task-force di controllo che deve sempre conoscere il luogo dove si trovano e allenano i calciatori. In questo modo, è possibile preparare un eventuale controllo antidoping a sorpresa.
Il City non avrebbe fornito informazioni complete circa i movimenti di alcuni calciatori. Le segnalazioni mancanti o incomplete sono state superiori a tre: la FA, in casi come questo, adotta una politica three-strikes-and-out. Ovvero, tre errori e poi l’accusa. Ora, sarà una commissione indipendente a giudicare il caso.
Il club, però, non rischia penalizzazioni in classifica o squalifiche. Potrebbe giusto arrivare una sanzione finanziaria, anche perché queste disposizioni sono della Federcalcio inglese e non dell’agenzia mondiale sul doping, che armonizza i regolamenti di tutte le federazioni in materia di sostanze proibite.