“E’ duro essere nel suo paese, vedere che sta dappertutto, e che è un idolo, e allo stesso tempo avvertire dentro se stessi che di lui si ha un bruttissimo ricordo come persona” dice l’ex amante cubana di Diego Armando Maradona Mavys Alvarez Rego.
“In quel periodo – racconta la donna, oggi 37enne, in conferenza stampa – ho finito di essere una ragazzina, e ho dovuto bruciare le tappe della vita. Di colpo sono diventata donna e mi hanno rubato l’innocenza che avevo. Avevo 16 anni è già bevevo e mi drogavo”.
Le parole dell’ex amante
“Diego mi conquistò con delle frasi e con i fiori – ha detto ancora -, poi dopo qualche mese cominciò a cambiare tutto e io lo amavo e allo stesso tempo lo odiavo. Arrivai a pensare al suicidio”.
Dopo aver ribadito che “mi offriva costantemente cocaina“, la donna ha accusato l’ex fuoriclasse di averla costretta a fare sesso contro la sua volontà. “Una volta mia madre bussò alla porta – ha raccontato visibilmente turbata -, ma Diego non la fece entrare, mi mise una mano sulla bocca e mi violentò”.
L’intervento in Argentina
Mavys ha anche raccontato di quando Maradona la portò da L’Avana a Buenos Aires, grazie a un permesso speciale del governo cubano, per farla sottomettere ad operazione chirurgica per ingrandire i seni “perché a lui piacevano grandi”, e del doloroso decorso post-operatorio “senza assistenza adeguata”.