Marcell Jacobs, Usain Bolt “rosica”: “Non facciamo paragoni…”. Quando un follower su Instagram ha postato vecchie immagini delle sue imprese olimpiche Usain Bolt deve aver visto tutto rosso. Quello voleva celebrare l’oro sui 100 metri piani appena conquistato dal fino a quel momento sconosciuto italiano Marcell Jacobs.
Marcell Jacobs, Usain Bolt “rosica”: “Non facciamo paragoni…”
Non lo avesse mai fatto, Usain non s’è trattenuto e l’ha gelato con un laconico “ehi non confondiamo” (in inglese “don’t mix me up”). Ha rinunciato a fare una bella figura senza sforzo, a mostrarsi generoso a costo zero. Cosa gli costava infatti fare i complimenti a Marcell?
Non è forse la medaglia d’oro alle Olimpiadi il premio assoluto ai successi di un atleta? Usain Bolt si ritiene di un’altra categoria e non ha tutti i torti. Era un mostro il giamaicano. Tre Olimpiadi, 11 medaglie d’oro, il record del mondo su 100 e 200 metri. L’abisso – chi non lo ricorda? – che metteva tra sé ed avversari, il passo che rallenta in vista del traguardo, roba da extraterrestri.
Siede sull’Olimpo, ma proprio per questo appare stonato se non un filo meschino evitare di congratularsi con il nostro Marcell, il suo erede. Che poi, a Rio 2016, Usain si impose con il tempo di 9 secondi e 81 centesimi.
Ieri, tanto per non fare paragoni, le avrebbe prese, per un centesimo ma avrebbe perso.