
Mario Jardel con la maglia dell'Ancona (foto Ansa)

ROMA –ย Mario Jardel, uno degli attaccanti piรน prolifici degli anni ’90 (130 gol in 125 partite col Porto, 22 gol in 24 partite col Galatasaray, 53 gol in 49 partite con lo Sporting Lisbona), in questi giorniย ha confessato di aver avuto dei significativi problemi di dipendenza dalla droga nel corso degli anni: “Sono entrato nel mondo della droga per curiositร quando giocavo in Europa. Ho iniziato a consumarla regolarmente quando ero in vacanza perchรฉ durante le competizioni ci sarebbero stati i controlli antidoping”.
Mario Jardel, dopo le sue esperienze in Portogallo e Turchia, ha girato mezzo mondo dove ha collezionato esperienze, diciamo, meno brillanti: nel 2003 l’esperienza al Bolton, nel 2004 la breve e deludente esperienza all’Ancona; nel 2004 l’attaccante รจ volato in Argentina dove ha giocato con ilย Newell’s Old Boys; nel 2005 doppia esperienza prima in Spagna, con l’Alaves e poi in Brasile con il Goias; poi ancora Portogallo, Turchia, Cipro, ancora Argentina, ancora Brasile ma anche Bulgaria e Arabia Saudita.ย
Jardel dร la colpa della sua dipendenza allo stile di vita dei calciatori: “ร uno dei problemi del calciatore – racconta – Hai un sacco di soldi e ci sono molte trappole, amicizie, tentazioni e curiositร ”.
“Ora – spiega – sono libero da quelle sostanze e mia moglie รจ stata fondamentale in questo. Era al mio fianco anche nei momenti piรน complicati. Ora voglio dare ai miei figli una buona immagine e dandomi da fare anche nel sociale in modo che i giovani non commettano gli errori che ho fatto io”.
