Fece intendere, nel corso di una trasmissione radiofonica, che l’ex calciatore della Juventus, Sergio Brio avesse una relazione omosessuale con il giornalista Alessandro Cecchi Paone e per questo Mario Corsi, noto speaker dell’etere romano sopratutto tra i tifosi giallorossi, è stato condannato a 600 euro di multa ed a risarcire la parte lesa.
Nelle motivazioni della sentenza, emessa dal giudice monocratico Angela Tursi della X sezione penale del tribunale della Capitale, si spiega che durante una puntata del 27 febbraio 2007 dello show ‘Te la do io Tokio’ dell’emittente Radio Centro Suono, “in seguito ad una interruzione pubblicitaria del programma, dedicato all’approfondimento sportivo in materia di calcio, sollecitava l’attenzione del pubblico degli ascoltatori su una circostanza non collegata ai temi ordinariamente del programma stesso, chiedendo un applauso per una presunta ‘love story’ tra la parte lesa Sergio Brio ed il giornalista Alessandro Cecchi Paone”.
“L’imputato proseguiva – si legge nella sentenza- esprimendo il suo disappunto con i suoi collaboratori di studio, per l’essere cambiato l’argomento della conversazione, ed in particolare pronunciando le seguenti parole: ‘vabbe’ ragazzi, ma siamo passati dalla dittatura del proletariato a due froci?'”.
Il giudice afferma inoltre che “Corsi ebbe a riferire attribuendola alla parte lesa Brio, una circostanza – quella della relazione omosessuale con Cecchi Paone – da ritenersi in se stessa per nulla palesemente inverosimile, e neppure percepibile chiaramente come grottesca e caricaturale dal pubblico degli ascoltatori, ma piuttosto, al contrario, ben determinata e potenzialmente suscettibile di essere intesa come veridica, così ledendo l’onore ed il decoro della persona offesa”.
Inoltre Brio “essendo ‘coram populo’ appellato come ‘frocio’, viene gratuitamente esposto al ludibrio della sua immagine pubblica, trasmodando le espressioni usate nei suoi confronti nella pura contumelia e denigrazione, in assenza peraltro di ogni minima traccia di quell’interesse sociale che indefettibilmente deve altresì connotare l’esercizio del diritto di satira”.
Corsi è stato condannato oltre che al pagamento della multa anche a quello delle spese processuali ed al risarcimento dei danni morali nei confronti di Brio, che si è costituito parte civile con gli avvocati Alessandra Parrini e Gianluca Arrighi.
