Maurizio Zamparini: Platini puzza sotto il naso, Agnelli prende soldi e scappa

Maurizio Zamparini: Platini puzza sotto il naso, Agnelli prende soldi e scappa (foto LaPresse)

ROMA – Un attacco a Michel Platini, un altro a Andrea Agnelli. Maurizio Zamparini ospite de La Zanzara su Radio 24 da vita a un piccolo show. Il primo affondo è per il presidente Uefa:

”Platini spara sentenze, non sa niente. Platini un francese con la puzza sotto il naso”.

Più soft le parole di Zamparini sul presidente Figc Carlo Tavecchio. E si capisce perché: l’obiettivo è un altro. Andrea Agnelli.

“Tavecchio  lo hanno criminalizzato per una battuta, ma lo volevano attaccare perché è una lotta di potere tra il clan Agnelli e il clan Lotito. Ma ha ragione Della valle, gli Agnelli hanno preso tanto dall’Italia e poi via, come i piemontesi quando hanno detto che hanno liberato il Sud, sono andati, hanno preso tutto e sono andati via. Marchionne può pagare le tasse dove vuole, ma non venga a farci lezioni su come si fa impresa in Italia. A me non piace la Fiat come centro di potere. Quindici anni fa la Fiat sembrava fallita, adesso è un colosso mondiale con la crisi dell’auto. Come mai? Forse sono nella cricca del Bilderberg, di quelle cose lì…”.

Quindi Zamparini torna a prendersela con Platini:

“Solo perché l’hanno nominato presidente dell’Uefa Platini pensa di poter sparare, anche sul calcio italiano. Abbiamo già Blatter, questo svizzerotto che ci chiama razzisti e non venne neanche a premiarci al Mondiale. Ma quale lezione pensa di dare all’Italia da quel pulpito li, noi possiamo dare tante lezioni a lui. Platini è il francesino con la puzza sotto al naso, ci tratta come sudditi, è la loro mentalità, che parli di cavoli suoi dei francesi, non dobbiamo dargli peso”.

Poi Zamparini assicura di aver cambiato idea su come gestire i suoi allenatori:

“Ne ho cacciati così tanti di allenatori che mi sono stufato. Con Iachini c’è un rapporto da padre a figlio, è un ragazzo molto serio e va aiutato. Il Zamparini di un tempo lo avrebbe già cacciato ma con l’età si diventa più saggi”.

Ma è vero che è in contatto coi messicani per vendere il Palermo?:

“No, sono i giornali che non vendono e sparano cazzate. Sono venuti in Italia, ma si è parlato solo di sponsor. Gli stranieri vengono, sono interessati ma poi scoprono che l’Italia non è uno stato di diritto e non ci vengono”.

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Emiliano Condò