ROMA – Mariel Margaret Hamm è la più grande calciatrice statunitense – e forse del mondo – di tutti i tempi.
Unica donna insieme alla connazionale Michelle Akers a essere stata scelta dalla Fifa per la lista dei 125 atleti viventi che hanno fatto la storia del calcio, Mariel Margaret Hamm da martedì è entrata nel cda della Roma.
“Non vedo l’ora di venire a Roma a vedere una partita all’Olimpico. Lo farò presto” ha detto Mariel Margaret Hamm, per tutti Mia.
Aveva un anno Mia quando il padre Bill, militare, fu assegnato alla base di Firenze. E proprio qui Mia, allo stadio Franchi, incontrò per la prima volta il calcio: “È lì che penso di essermi innamorata del calcio”.
Poi in poco tempo Mia, come ha scritto Michael Wilbon, columnist della Washington Pos, è diventata “la più grande atleta dello sport americano degli ultimi 15 anni”.
Mediaticamente – scrive Luca Valdiserri del Corriere della Sera – è un colpo eccezionale sul mercato stelle e strisce, che si accompagna agli accordi con Nike, Disney e Espn. Basti pensare che la Mattel per lanciare sul mercato la Barbie calciatrice lo ha fatto associandola all’immagine di Mia. Facendola entrare nel Cda della Roma, praticamente, James Pallotta è entrato nelle case di mezza America.
La storia di Mia sembra la sceneggiatura di un film hollywoodiano. Nata con una malformazione al piede è stata curata con speciali plantari e lo sport ha avuto una parte importante nella sua rieducazione: a un certo punto si è messa a correre senza fermarsi mai, come Tom Hanks in «Forrest Gump». È impegnata nel sociale con una fondazione dedicata alla raccolta fondi e alla donazione di sangue e midollo osseo in onore del fratello Garrett, morto a 28 anni. Dopo un divorzio ha sposato Nomar Garciaparra, uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi, idolo dei Red Sox di Boston, la città di James Pallotta. Parlando di se stessa e di come intende il calcio, sport di squadra, ha coniato il motto: «There is no me in Mia». Non c’è la parola «me» in Mia.
La Hamm farà parte di un programma giovanile per lo sviluppo di giovani talenti negli States, legato alla Roma, e potrebbe diventare l’anello di congiunzione tra il calcio maschile e quello femminile nella Capitale. Lo sanno in pochi ma la Res Roma, alla sua seconda stagione di serie A femminile, è in testa alla classifica a punteggio pieno dopo tre giornate. Sabato prossimo, a Verona, sfiderà la AGSM, grande favorita per la vittoria finale del campionato. Nella Res Roma gioca Riana Nainggolan, sorella gemella di Radja, il Ninja del centrocampo giallorosso. Nel Verona gioca Melania Gabbiadini, sorella maggiore di Manolo, centravanti della Sampdoria. Se Mia fosse in Italia, non si perderebbe il big match. E, magari, farebbe un paio di assist.