MILANO – La recente separazione dalla moglie Jennifer, quella dalla nazionale del Ghana, un’obiezione al contributo di solidarieta’.
C’e’ anche questo in un’intervista rilasciata a Vanity Fair (in edicola domani) dal milanista Kevin Prince Boateng, che parla anche di Silvio Berlusconi: ”Non ti aspetti che un presidente ti dia una pacca sulle spalle. E’ davvero un brav’uomo. Un giocherellone”.
La rottura con la moglie e’ arrivata ”qualche mese fa”. ”Ci trascinavamo da un po’, l’ho guardata e le ho detto: ‘E’ finita, vero?’.
‘E’ finita’. Ho fatto la borsa. Dopo otto anni insieme, ero in un albergo” ha raccontato Boateng, che ora sente solo al telefono il figlio di tre anni, volato in Germania con la madre: ”Cosa sarebbe rimasta a fare qui? Voglio solo il meglio per il nostro bambino. Non avrei accettato che crescesse in un legame spento, ma so cosa significa essere figli di genitori separati”.
”La mattina, quando mi sveglio e non c’e’ mio figlio, e’ il momento piu’ difficile. Poi mi mancano i suoi occhi che si accendono davanti a un pallone: va pazzo per il calcio. D’altronde ha il mio sangue. E vederlo ballare come Michael Jackson”, ha spiegato ancora il ghanese, 24 anni e 36 tatuaggi, che ha appena lasciato la sua nazionale.
”Finche’ ero al Borussia Dortmund, mi dividevo. Ma con il Milan, tra campionato, Champions e Coppa Italia, non ci riesco piu’ – ha chiarito -. Il mio ginocchio ha subito sei infortuni e altrettante operazioni. Mi fa male persino in aereo, per il cambio di pressione. E mi avvisa se il giorno dopo piovera’. Cosi’, addio Ghana perche’ tengo alla salute”.