Ibra beffato dal palo, e la Lazio ferma il Milan

MILANO – Non è un gran Milan quello che si fa fermare dalla Lazio al Meazza al termine di una partita tutt’altro che esaltante. Finisce 0-0 e gli uomini di Reja possono essere più che soddisfatti di un punto preso praticamente senza mai tirare in porta e con una buona dose di fortuna. E’ clamoroso il doppio palo preso da Ibrahimovic all’inizio del secondo tempo ed è provvidenziale il salvataggio di Biava su un tiro di Robinho, ma sono troppi gli uomini di Allegri sotto la sufficienza per battere quella che è al momento la terza forza del campionato. Ai rossoneri manca mezza squadra ma è un alibi non sufficiente a spiegare la pura noia generata a larghi tratti da una partita che non decolla mai e che solo nella ripresa regala qualche emozione.

I giocatori di maggior talento entrambe le squadre si adeguano alla mediocrità della gara e soprattutto i due trequartisti brasiliani Hernanes e Robinho sono i primi colpevoli dei tanti sbadigli che si vedono sugli spalti del Meazza. Un tiro di Ledesma, uno di Flamini, poi una buona occasione finita sui non troppo sapienti piedi di Emanuelson che manda alto con uno sciagurato sinistro una gran palla servitagli da Ibrahimovic. Tutto qua quello che si vede nel primo tempo. Traballa un po’ la difesa di Reja nel finale di tempo ma, in un modo o nell’altro, Biava e compagni se la cavano senza che Mulsera debba fare granché.

Ancora meno ha da fare Abbiati perché la Lazio calcia male anche i quattro corner a sua dispozione e così Kozak non ha nient’altro da fare che darle e prenderle con Yepes e Bonera. Ibrahimovic finisce spesso in fuorigioco perché la difesa di Reja gioca alta e si muove bene in avanti, ma tutto si vede fuorché la squadra spregiudicata annunciata alla vigilia dal tecnico biancoceleste. La Lazio è ordinata e poco altro, ma basta e avanza per non rischiare pressoché nulla contro un Milan che tiene tanto la palla ma è lento e senza fantasia. Per una volta Allegri paga le tantissime assenze a centrocampo, dove Thiago Silva non è sufficiente per dare velocità e pericolosità alla manovra.

Non può essere altrettanto brutta la ripresa che vede l’esordio in rossonero di Legrottaglie al posto di Bonera, colpito duro a uno zigomo, e infatti c’è più ritmo nel possesso palla rossonero. E’ clamorosa la buona sorte che bacia la Lazio al 5′ quando il pallone calciato da Ibrahimovic colpisce un palo, corre sulla linea e finisce sull’altro palo per poi uscire. Troppo bello per non essere gol e infatti parte sul tabellone del Meazza il video dedicato alle reti seguito dalla scritta Milan 1 Lazio 0. Così non è e si rimane sul pari anche 2′ dopo, quando ancora Ibrahimovic manda fuori di un niente il suo destro a giro.

Dopo poco più di un’ora di nulla, finisce la partita di Pato e inizia quella di Cassano ma la Lazio continua a resistere, rinunciando di fatto a qualsiasi iniziativa in attacco. L’ordine difensivo del primo tempo non c’è più ma Biava ci mette una gran pezza al 25′, togliendo dalla linea di porta il diagonale di Robinho che aveva superato Muslera. In un finale parecchio caotico, Legrottaglie finisce anzitempo la sua partita per una ginocchiata di Kozak, Emanuelson manda alto un altro pallone che meritava miglior sorte e Muslera esce bene sui piedi di Cassano, il cui ingresso non basta per cambiare una gara che dà parecchia voglia di rimonta a tutte le inseguitrici del Milan, Napoli in prima fila.

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