MODENA – Il Carpi è stato sfrattato dallo stadio di Modena: oggi si sarebbe dovuto allenare nell’impianto dove abitualmente gioca le proprie partite casalinghe (e dove sabato è in programma la sfida col Bologna) ma giocatori e staff tecnico del Carpi hanno trovato chiuse le porte dello stadio. E’ stato il presidente del Modena, Antonio Caliendo, a prendere questa decisione, anticipata ai media prima che il Carpi arrivasse a Modena.
Tra stupore e incredulità tutto lo staff biancorosso ha lasciato l’area del Braglia per rientrare a Carpi dove nel vecchio Cabassi si è svolto l’allenamento del pomeriggio. Sannino tecnico del Carpi ha parlato con Caliendo ma senza trovare una soluzione. Lo stadio Braglia è di proprietà del comune di Modena che ha dato da anni in gestione l’impianto al Modena calcio. Il Carpi, pagando un regolare affitto (in parte al Comune e al Modena Fc), gioca da quest’anno le proprie gare in serie A casalinghe al Braglia.
“Allo stadio Braglia si è svolta un’indecorosa e inspiegabile sceneggiata con Antonio Caliendo come protagonista. Stiamo già valutando gli atti per decidere quali azioni mettere in campo”. Lo dice, a nome del Comune di Modena, l’assessore allo sport Giulio Guerzoni. Per l’assessore Guerzoni “la città , gli sportivi e i tifosi del Modena non meritano la figuraccia che Caliendo ha fatto fare a tutti noi”. Il Comune di Modena, infatti, “come prassi delle scorse settimane, dopo aver preso atto dei contatti mail tra le due società aveva dato il nulla osta all’utilizzo dello stadio per la rifinitura che precede la partita con il Bologna. E’ stato Caliendo a cambiare inspiegabilmente posizione contravvenendo in questo modo agli accordi siglati nei mesi scorsi che, a quanto risulta al Comune, il Carpi sta rispettando per quello che riguarda gli aspetti economici. E questo rende ancora più incomprensibile l’atteggiamento di Caliendo”. Il Comune di Modena è proprietario dell’impianto, concesso in affitto al Modena che, a sua volta, ne ha concesso l’utilizzo al Carpi. La società neopromossa in serie A paga parte dell’affitto al Modena, parte al Comune. “E’ necessario – ha detto l’assessore – garantire l’utilizzo corretto e l’adeguata attività di manutenzione dell’impianto sportivo di proprietà del Comune. E’ evidente che bisogna cambiare registro e rispettare gli accordi, al contrario difficilmente si potrebbe andare avanti”.
“Il comportamento del presidente del Modena, Antonio Caliendo, è gravissimo e inaccettabile”. Lo sostiene il Carpi che, con un lungo comunicato, ha condannato così l’episodio del pomeriggio, quando il Modena ha negato al Carpi l’uso dello stadio Braglia per l’allenamento in vista del derby col Bologna di sabato. “Cercando di capire i motivi di questo episodio dai contorni ancora poco chiari – si legge – il Carpi ricorda che l’accordo con Comune di Modena e Modena calcio prevede il pagamento, in favore del club modenese, titolare della gestione dello Stadio Braglia, della somma di complessivi 189.100 euro”. Importante un altro passaggio in cui la società biancorossa scrive di aver ricevuto lo scorso 7 settembre un atto di pignoramento del tribunale, nell’interesse di una società fornitrice del Modena, che ha un credito con la società . L’atto intima al Carpi di non pagare le somme dovute al Modena, per 26.439,45 euro, e di accantonarle a garanzia del debito. Il Carpi fa poi sapere si tutelerà nelle sedi opportune, parlando di atteggiamenti da parte di Caliendo “di pessimo gusto e dubbia credibilità ”.
In merito invece a al divieto di allenarsi, il Modena avrebbe violato i termini dell’accordo tra le parti visto che “il Carpi ha diritto ad effettuare al Braglia le sedute prepartita e il Modena è inibito dall’utilizzo dell’impianto sportivo nei quattro giorni antecedenti le gare casalinghe del Carpi”. Oggi invece Caliendo avrebbe organizzato sul campo che sarà utilizzato sabato 24 per la gara Carpi-Bologna l’allenamento della formazione Primavera.