MONTEVIDEO – Mentre gli inquirenti sembrano essere sempre piu' convinti che l'aggressione alla moglie del ct della nazionale uruguaiana Silvia Martinez de Tabarez non sia di fatto mai esistita, e che la donna abbia fatto tutto da sola, l'avvocato della famiglia mette in luce alcuni punti che proverebbero il contrario.
''Nessuno l'ha insultata, buttata a terra, rapinata. Ora lavoriamo sulla pista dell'auto-aggressione'': ha detto il portavoce della polizia Jose' Luis Rondan alla stampa locale, che ha ricordato le contraddizioni in cui e' caduta la donna nella sua ricostruzione, quando lunedi' scorso e' stata ascoltata dagli inquirenti in ospedale, dove si trova ricoverata con ustioni al volto e sul 25% del corpo.
Secondo l'avvocato della famiglia Tabarez, Gustavo Bordes, la donna non sarebbe caduta in gravi contraddizioni, ma in ''inconsistenze di entita' minore''. Inoltre, chiede come possa aver fatto la sua cliente a procurarsi acetone in quantita' cosi' abbondante come quella usata, e perche' non sia stato trovato il contenitore utilizzato.
La donna aveva detto che ad aggredirla erano stati due uomini in sella ad una moto che le avevano gettato contro del liquido infiammabile, dandole poi fuoco.
Nel corso della sua testimonianza alla polizia, l'ex colf della famiglia (e presunta ex amante del ct), avrebbe detto che la moglie del tecnico aveva gia' compiuto un atto di autolesionismo.