ROMA – Mohamed Salah testimonial per rilanciare turismo in Egitto. Terrorismo e instabilità politica hanno colpito al cuore la voce più importante del Pil dell’Egitto. E così il Paese ha deciso di puntare su un testimonial decisamente particolare per provare a riportare i turisti a Sharm el Sheik e dintorni: Mohamed Salah.
L’idea è venuta all’Ente per la promozione del Turismo egiziano e da Trigoria arriva la conferma della Roma che però precisa: l’accordo ancora non è stato firmato. Restano per ora le preoccupanti cifre dell’Egitto: in pochi mesi, solo per fare un esempio, le prenotazioni in arrivo dall’Italia sono crollate del 90%. Una iattura per un Paese che di turismo vive.
Rispetto alla Roma il ministero del Turismo del Cairo è già sicuro dell’esito della trattativa e ha annunciato di aver raggiunto “un accordo con la As Roma per una campagna pubblicitaria” a partire dal prossimo settembre, in concomitanza con il nuovo campionato. La campagna punterà “a promuovere il turismo verso l’Egitto” coinvolgendo Salah, “che di recente ha avuto grande successo in Italia”.
Mohamed Salah è certamente il più importante calciatore egiziano. Gioca in Europa da quando ha 20 anni (arrivò al Basilea). Qualche anno fa fu protagonista suo malgrado di un’aspra polemica: in una partita di Champions League contro il Maccabi Tel Aviv è stato accusato di aver negato con un sotterfugio la stretta di mano agli avversari. Anche per questo, quando è arrivato a Roma, non è mancata qualche protesta da parte della comunità ebraica. Salah, musulmano praticante, ha sempre negato di essere antisemita e in più occasioni ha detto di rispettare la sua e tutte le altre religioni. Ma basterà davvero un calciatore, per quanto forte, a rilanciare il turismo in un Paese dove la prima emergenza si chiama terrorismo? Difficile.